La crescita dei tumori adesso può essere spiegata in modo scientifico. I ricercatori dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù- guidati da Francesco Cecconi dell’Area di ricerca di Oncoematologia, diretta da Franco Locatelli - e dell'Università di Roma Tor Vergata, in collaborazione con il Danish Cancer Society Research Center e con altri Centri di ricerca europei e statunitensi, hanno scoperto che il proliferare delle cellule tumorali è causato dal rapporto sbilanciato tra due particolari proteine: Ambra1 e Ciclina D.
Tumori, «nei bambini curiamo la leucemia con l'arsenico». La svolta del Bambino Gesù
La ricerca è stata condotta su centinaia di campioni: modelli animali, cellule prodotte in laboratorio, cellule derivate da tumori sia animali che umani. «L’idea è che ai pazienti a cui sia stato diagnosticato un cancro, vengano esaminati anche i livelli di Ambra1 e Ciclina D – afferma Cecconi, professore ordinario di Biologia dello sviluppo all’Università di Roma Tor Vergata e ricercatore del Bambino Gesù -. Qualora l’assenza o i bassi livelli di Ambra1 in associazione ad un accumulo di Ciclina D vengano individuata nelle cellule tumorali, si potrebbe provare a sopprimere con farmaci specifici, già noti in terapia, la capacità delle cellule tumorali di riparare il materiale genetico» con l'obiettivo di uccidere le cellule tumorali. Per Giacomo Milletti, biologo ricercatore del Bambino Gesù, dottorando all’Università di Roma Tor Vergata e primo co-autore dello studio «Questo nuovo livello di regolazione potrebbe rappresentare una nuova frontiera nell’oncologia molecolare dei tumori cerebrali nel bambino». La scoperta aprirebbe perciò la strada a terapie specifiche, contro molti tumori degli adulti e dei bambini, che inibiscono il sistema di difesa delle cellule malate sino alla loro autodistruzione. Lo studio, sostenuto da AIRC, è stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale 'Nature'.