Individuati quattro diversi sottotipi di tumore al polmone.
<h2> Il trattamento di immunoterapia </h2>
«L'immunoterapia con inibitori di PD-1/PD-L1 è uno dei cardini del trattamento dei tumori polmonari metastatici - evidenzia Federico Cappuzzo, direttore della Oncologia Medica 2. - L'efficacia si associa anche ad una sua maggiore tollerabilità, rispetto alla tradizionale chemioterapia, che consente oltre ad un aumento della sopravvivenza anche un miglioramento della qualità di vita. Ma nonostante i progressi dei trattamenti immunoterapici, una percentuale importante di pazienti non ha risultati favorevoli».
Le alterazioni in due geni
L'uso sempre più frequente di test genomici permette di decifrare delle alterazioni molecolari che nascondono un profondo significato clinico: questo il punto di partenza del recente lavoro del team guidato dell'oncologo e ricercatore Marcello Maugeri-Saccà. La nuova ricerca sfrutta, infatti, la presenza o l'assenza di alterazioni molecolari in due dei geni più frequentemente alterati nell'adenocarcinoma polmonare, ovvero keap1 e tp53, per esplorare diversi tratti che differenziano o accomunano questi sottogruppi di neoplasie. «I risultati - afferma Gennaro Ciliberto, direttore scientifico dell'Istituto Regina Elena e coautore dello studio - aprono nuove strade nella ricerca di un trattamento e di un percorso clinico sempre più personalizzato dei nostri pazienti, in un'era dove l'integrazione di dati clinici e genomici può essere di fondamentale aiuto».