Il tasso di mortalità per Covid nelle terapie intensive è doppio rispetto a quello per influenza. I pazienti ricoverati in rianimazione per Covid-19 hanno esiti peggiori di pazienti ricoverati negli stessi reparti per influenza grave: la mortalità nel primo caso è del 40%, contro il 19% dell'influenza.
I risultati
Ebbene, è emerso che a parità di condizioni che possono influenzare la prognosi di ciascun paziente (età, altre malattie pregresse, sesso, gravità di condizioni in terapia intensiva), i pazienti con influenza hanno una mortalità inferiore (19%) rispetto ai pazienti Covid (40%). Non solo questi ultimi necessitano più a lungo della ventilazione meccanica, ma sviluppano più spesso la sindrome respiratoria acuta grave (caratterizzata da grave infiammazione polmonare) e hanno esiti peggiori di un paziente con influenza che sviluppi a sua volta la sindrome respiratoria acuta grave.
Le differenze
Lo studio evidenzia delle differenze notevoli negli esiti delle due infezioni. «Con l'aumento dei casi di COVID-19 (in questa seconda ondata) e l'approssimarsi della stagione influenzale - sostiene Cobb - è possibile che vedremo dei picchi nei tassi di ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva, che potrebbero portare al sovraccarico del nostro sistema sanitario». «Incoraggio fortemente - conclude - le persone a vaccinarsi per l'influenza e a continuare a rispettare le misure di distanziamento e l'uso della mascherina per limitare la diffusione della sindrome COVID-19».