Un cerotto potrebbe essere una risposta al Covid. Per monitorare la febbre, uno dei sintomi della Covid-19, ed evitare il contatto con chi la controlla, uno strumento utile può essere appunto un cerotto.
Il sistema funziona con le stesse dinamiche dell'antitaccheggio dei supermercati: al paziente viene attaccato all'altezza dell'ascella un cerotto rotondo che ha al suo interno un microchip che interagisce con un lettore esterno, come quello dei varchi che si trovano negli aeroporti o agli ingressi nei negozi.
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«La sperimentazione ha dimostrato come sia possibile fare una misurazione della temperatura corporea a distanza, grazie a un dispositivo dedicato - ha raccontato Gaetano Marrocco, docente di Campi Elettomagnetici alla Facoltà di Ingegneria dell'Università Tor Vergata - Il termometro che solitamente viene usato nelle rilevazioni nelle aree pubbliche ha interferenze dettate anche dalle temperature esterne. Basta infatti che si prenda un po' di sole in più o che si abbia un cappello in testa che la misurazione non è perfettamente congruente rispetto a quella che realmente si ha nell'organismo. In questo modo, invece, confrontandola con altri sistemi di misurazione come quella del termometro ascellare, andiamo a misurare correttamente la temperatura interna. Il cerotto “Second skin”, progettato anche grazie alla Regione Lazio, permette di fornire ai medici un dato preciso e più attendibile».