Hanno la forma di sfere irregolari e le dimensioni di una piccola arachide, i primi cervelli in miniatura ottenuti in laboratorio per simulare i tumori cerebrali dei bambini e mettere a punto nuove terapie. Pubblicato sulla rivista Nature Communications, il risultato è stato ottenuto in Italia, sotto la guida di Luca Tiberi, dell'università di Trento e il sostegno di fondazione Armenise-Harvard, Associazione per la ricerca sul cancro (Airc) e Fondazione Caritro.
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Lo sviluppo di organoidi, bozze di organi, per i «tumori cerebrali è molto difficile» ha detto Tiberi. «Richiede specifiche capacità scientifiche e tecniche che - ha aggiunto - il dipartimento Cibio è riuscito a sviluppare nei suoi laboratori".
Per ottenere bozze di cervello in grado di simulare la malattia è stata sviluppata una nuova strategia. «Siamo partiti da cellule non tumorali, prelevate da pelle e sangue di donatori sani, e - ha spiegato - le abbiamo fatte tornare allo stadio di staminali pluripotenti indotte». In pratica i ricercatori le hanno fatte tornare indietro nel tempo con i quattro fattori di crescita del Premio Nobel Yamanaka dell'università di Kyoto e poi con altri fattori di crescita «le abbiamo indotte a diventare organoidi di cervello».
Tuttavia, sottolinea, «non è questa la novità: per la prima volta siamo riusciti a far ammalare gli organoidi», ottenendo il primo modello per studiare il medulloblastoma. I ricercatori ci sono riusciti inserendo nel Dna delle cellule i due geni responsabili del tumore. La ricerca ha coinvolto anche università Sapienza di Roma, Ospedale pediatrico Bambino Gesù e l'Irccs Neuromed-Istituto neurologico mediterraneo di Pozzilli (Isernia).
Cervelli che simulano i tumori nei bambini: i primi ottenuti in laboratorio in Italia, servono per la ricerca
Mercoledì 29 Gennaio 2020Inoltre, ancora nessuno è riuscito a ottenere un organoide del tumore maligno del cervello più comune nei bambini, il medulloblastoma, da cellule di pazienti «perché le sue cellule una volta prelevate non sopravvivono in vitro».