AstraZeneca e Pfizer, con il mix dei vaccini «sei volte più protetti»: ecco lo studio coreano

Lunedì 2 Agosto 2021 di Cristiana Mangani
AstraZeneca e Pfizer, con il mix di vaccini «sei volte più protetti»: lo studio coreano

Il mix di vaccini può portare a un immunizzazione di sei volte superiore rispetto alla sommministrazione di due dosi uguali. Lo studio arriva dalla Corea di Sud e ha coinvolto 499 operatori sanitari. La vaccinazione mista è stata effettuata con una prima dose di AstraZeneca e una seconda di Pfizer: 100 volontari hanno ricevuto dosi miste, 200 hanno preso due dosi di Pfizer/BioNTech e il resto due dosi di AstraZeneca. Tutti hanno mostrato anticorpi neutralizzanti, che impediscono al virus di entrare nelle cellule e di replicarsi, ma il risultato del programma misto di vaccini è quello che sembra aver funzionato di più con una immunizzazione superiore di sei volte, vicina a quella di chi si era sottoposto alla vaccinazione con due dosi Pfizer.

AstraZeneca e Pfizer, il mix funziona

 

Il mese scorso, uno studio britannico è arrivato a conclusioni molto simili: un'iniezione di AstraZeneca seguita da Pfizer ha prodotto le migliori risposte dei linfociti T e una risposta anticorpale più elevata rispetto a Pfizer seguita da AstraZeneca.

I dati forniscono ulteriore supporto alla decisione di diversi paesi di offrire alternative ad AstraZeneca come seconda iniezione dopo che il vaccino è stato collegato a rari coaguli di sangue.

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Lo studio sudcoreano ha anche analizzato l'attività di neutralizzazione contro le principali varianti, ha affermato l'Agenzia coreana per il controllo e la prevenzione delle malattie (KDCA). Nessuno dei gruppi ha dimostrato una ridotta attività neutralizzante contro la variante Alpha, identificata per la prima volta in Gran Bretagna, ma il titolo di neutralizzazione è diminuito da 2,5 a 6 volte contro Beta, Gamma e Delta.

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La ricerca sperimentale inglese è stata effettuata su 850 volontari ultracinquantenni. L’effetto immunitario della combinazione di vaccini (AstraZeneca e Pfizer) si è rivelato in media migliore rispetto alle due dosi di AstraZeneca. A illustrare i dati è stato il professor Matthew Snape, responsabile del progetto Com-Cov presso l’Università di Oxford. Nell’ambito del campione studiato, i risultati migliori in termini di anticorpi si sono registrati con la doppia dose Pfizer. Guardando invece ai livelli di cellule T — la «prima linea» di difesa del nostro sistema immunitario, quella che gestisce l’attacco dei virus — una prima dose AstraZeneca seguita da una seconda Pfizer garantirebbe quelli più alti in assoluto. Leggermente meno efficace, invece, l’uso inverso di una prima dose Pfizer seguita da un richiamo con AstraZeneca. L’effetto immunitario di quest’ultima combinazione si è rivelato comunque positivo e in media migliore rispetto alle due dosi di AstraZeneca.

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I risultati dello studio suggeriscono anche che le persone che hanno già ricevuto due dosi di vaccino AstraZeneca potrebbero avere una risposta immunitaria più forte se ricevessero poi una terza dose di richiamo diversa, se raccomandata, in autunno.

 

Ultimo aggiornamento: 15:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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