Vaccino, casi in calo per operatori sanitari e anziani: i dati Iss sulla campagna di somministrazione

Sabato 20 Marzo 2021 di Stefania Piras
Vaccino, primi effetti della campagna in corso: casi in calo negli operatori sanitari e anziani

Ci sono già risultati tangibili sugli effetti della campagna di vaccinazione. Sono delle tendenze, e quindi (per ora) solo delle curve nei grafici. In queste curve spiccano le differenze nel numero di casi tra gli operatori sanitari e nelle persone ultraottantenni vaccinati. Da un monitoraggio dell'Iss si nota che queste categorie di persone sono più protette dall'infezione da Covid.

Le curve relative ai loro contagi vanno in basso. 

Trend in calo

Attraverso questo studio dell'Iss sappiamo che a partire dalla seconda metà di gennaio si osserva, appunto, un trend in diminuzione del numero di casi negli operatori sanitari e nei soggetti di età over 80, verosimilmente ascrivibile alla campagna di vaccinazione in corso. Vediamo perché.

Operatori sanitari

Dall’inizio dell’epidemia sono stati diagnosticati 126.394 casi tra gli operatori sanitari (età mediana 47 anni) pari al 3.8% dei casi totali segnalati. I dati riportati dalle regioni indicano che la letalità tra gli operatori sanitari è inferiore, anche a parità di classe di età, alla letalità totale, verosimilmente perché gli operatori sanitari asintomatici e pauci-sintomatici vengono maggiormente testati rispetto alla popolazione generale.

A metà novembre la percentuale dei casi tra gli operatori sanitari ha superato il 5% del totale, ma dalla metà di gennaio si osserva un trend in diminuzione verosimilmente attribuibile al completamento del ciclo vaccinale.

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Le curve epidemiche dei casi riportati come operatori sanitari e quella dei casi non riportati come operatori sanitari hanno avuto un andamento molto simile fino alla seconda metà di gennaio, quando hanno iniziato a divergere, mostrando un trend visibilmente in calo per gli operatori sanitari a fronte di un trend stazionario, con tendenza a un evidente aumento dall’8 febbraio, nella popolazione generale. Nel grafico riportato qua sotto (fonte Iss) si vede proprio la curva gialla (quella degli operatori sanitari) che va in direzione opposta, scende, rispetto alla grigia ( casi nella popolazione generale). Merito, anche qui, attribuibile al vaccino.

Anziani

Se si osserva, incece, l’incidenza per fascia d’età a livello nazionale a partire dal 10 agosto 2020 (inizio della seconda ondata dell’epidemia) si nota che la fascia di età di chi ha più di 90 anni è quella con l’incidenza maggiore, pari a 7.349,57 per 100.000 abitanti, mentre l’incidenza minore si rileva nella fascia 0-9 anni (3.083,19 per 100.000 abitanti). Il picco di incidenza viene raggiunto nella settimana del 1/3 per la fascia d’età 0-9, del 26/10 per la fascia di età 10-19 anni, del 2/11 per le fasce d’età, 30-39, 40-49 e 50-59 e nella settimana del 9/11 per tutte le fasce di età oltre i 60 anni. Dalla settimana del 9/11 si osserva un decremento fino al 21 dicembre, seguito da un successivo lieve incremento in tutte le fasce d’età

La campagna vaccinale è cominciata il 27 dicembre 2020 e prevedeva di vaccinare, nella prima fase, tutti gli operatori sanitari e sociosanitari, gli ospiti delle strutture residenziali e le persone con età pari e superiore a 80 anni. Al 18 marzo 2021, sono state somministrate 7.366.138 dosi di vaccino (5.063.136 prime dosi e 2.303.002 seconde dosi) delle 9.577.500 dosi finora consegnate. Dopo il 4 gennaio 2021, a una settimana dall'avvio della campagna vaccinale, la curva dei contagi degli over 90, e della fascia d'età 80-89, comincia a scendere. Riprenderà a salire però a metà febbraio (fenomeno che andrà approfondito). 

Dati questi che sono ancora solo descrittivi e andranno confermati, si legge nel rapporto Iss (consultabile in fondo alla fine dell'articolo, in fondo), con valutazioni più approfondite. Ma sono dati che fanno ben sperare e che sottolineano l'importanza che riveste la campagna di immunizzazione di massa in corso. Anche perché il nostro Paese è ancora duramente colpito dalla pandemia: l'incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana scorsa sale (250,0 per 100.000 abitanti (08/03/2021-14/03/2021) vs 225,6 per 100.000 abitanti (01/03/2021-07/03-2021). C'è, nelle ultime due settimane, una lievissima riduzione della percentuale di casi nella fascia di età 0-18 anni pari al 16,8% (nelle 2 settimane precedenti era del 17,3%), ma rimane costante la proporzione di casi nella fascia di età 19-50 anni (44,1 vs 44,2% ) e aumenta di poco la percentuale di casi nella fascia d’età over 50 (39,2% vs 38,6% ). Non solo, l’età mediana sale a 45 anni nell’ultima settimana. Nel periodo 24 febbraio – 09 marzo 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,16 (range 1,02– 1,26), stabile rispetto alla settimana precedente e sopra uno in tutto il range.

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Ultimo aggiornamento: 21:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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