Mix di vaccini, è caos: no della Campania. Draghi: «Andiamo avanti, niente incertezze»

Lunedì 14 Giugno 2021
Mix di vaccini, no della Campania. Draghi: «Andiamo avanti, niente incertezze»

Non c'è ancora pace per il piano vaccinale italiano. Al netto della chiarezza ostentata dal Comitato tecnico scientifico (Cts) nel bloccare la somministrazione di AstraZeneca agli under 60 e anche delle rassicurazioni piovute da ogni dove - Cornovaglia in testa, con il premier Mario Draghi sicuro: «Ora si è chiarito tutto, andiamo avanti» - la campagna è tutt'ora alle prese con un bel po' di incertezze. A testimoniarlo non solo le fughe in avanti di sabato - con Piemonte, Liguria e Puglia che hanno bloccato anche J&J sotto ai 60 anni e il Lazio che invece ha posto un quesito in merito al ministero - quanto soprattutto i timori dilaganti sul mix di vaccini.

Dopo lo stop and go della Lombardia, che sabato ha prima bloccato la seconda dose eterologa salvo poi rimangiarsi tutto, ieri è stato il turno della Campania. La regione ha infatti deciso di non somministrare agli under60 che hanno già ricevuto una prima dose con AstraZeneca, un richiamo con un vaccino ad mRna (Pfizer o Moderna) come suggerito dal Cts e imposto da una circolare del ministero della Salute.

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LA CAMPANIA
Non solo, il governatore campano Vincenzo De Luca, bellicoso come al solito, ritenendo «necessario fare scelte chiare», ha anche fatto sapere che «non somministreremo più dosi di vaccino a vettori virali, a nessuna fascia di età». Né AstraZeneca né J&J quindi. Mentre, tornando al mix dei vaccini, «per i soggetti sotto i 60 anni (tranne che per chi è alla 12ma settimana) non si somministrano vaccini diversi dalla prima dose, sulla base di preoccupazioni scientifiche che invieremo al Governo. Sollecitiamo risposte senza le quali manterremo la linea di rifiuto del mix vaccinale».

In altre parole, in attesa di nuove rassicurazioni, la Campania non prevede di somministrare una seconda dose ai più giovani che hanno già ricevuto la prima con AstraZeneca.


RASSICURAZIONI
Un caos che va senza dubbio in controtendenza con quanto sostenuto stamattina in un incontro con la stampa non preannunciato tenuto dal ministro della Salute Roberto Speranza. «Abbiamo un messaggio chiaro su AstraZeneca - ha spiegato - cioè evitare l'uso sotto i 60 anni e questo vale sia per la prima sia per la seconda dose, e per questo per la seconda dose si useranno vaccini mRNA». E soprattutto: «Chiediamo alle autorità regionali di allinearsi ai piani nelle prossime settimane». Peccato che chiarezza e complicità da parte dei governatori, pure rimarcata da Draghi al G7 («C'è adesione spontanea delle Regioni» alle linee del governo), non pare proprio una realtà. Così come non lo sembra la riconversione immediata del piano alle nuove indicazioni con la Lombardia che ieri ha annunciato la sospensione della seconda dose ad mRna per i vaccinati AstraZeneca per alcuni giorni, almeno fino a domani.

 


Un caos che però non spaventa affatto Draghi che, sempre dalla Cornovaglia, dopo aver espresso il proprio cordoglio alla famiglia della 18enne ligure Camilla Canepa («Una cosa tristissima che non doveva avvenire. Questa è la cosa più importante che ho da dire»), ha provato prima a superare le polemiche e poi a rilanciare la campagna. «È molto complicato ricostruire responsabilità - ha spiegato - è una situazione in evoluzione così complicata». E ancora, prima di annunciare che anche l'americana Moderna produrrà vaccini nella Penisola: «Ora cerchiamo di portare a termine la campagna vaccinale nel modo migliore possibile, non è solo la ripresa economica in questione ma della vita sociale».
Come se non bastasse, ieri ha suscitato molte perplessità l'intervista - poi corretta - di Marco Cavaleri, responsabile della task force sui vaccini dell'Ema. Intervistato dalla Stampa, alla domanda se sia meglio vietare AstraZeneca anche agli over 60 aveva risposto «sì» («È un'opzione che molti Paesi come Francia e Germania, considerano alla luce della maggiore disponibilità dei vaccini a mRna»), costringendo l'Agenzia Ue ad intervenire con un tweet polemico: «Oggi c'è in giro disinformazione. Questa è la situazione: Il rapporto rischi/benefici del vaccino AstraZeneca è positivo e rimane autorizzato per tutta la popolazione».
Francesco Malfetano
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Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 15:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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