Tumori, rischio "epidemia": un milione di europei è ammalato ma non lo sa. Il report di Lancet

Nel primo anno della pandemia c'erano 1,5 milioni di malati di tumori in meno in tutta Europa

Giovedì 17 Novembre 2022 di Alessandro Rosi
Tumori, rischio "epidemia": un milione di europei è ammalato ma non lo sa. Il report di Lancet

C'è una nuova epidemia in arrivo: ed è quella dei tumori. A lanciare l'allarme il rapporto della Oncology Commission della prestigiosa rivista scientifica The Lancet.

Perché bisognerebbe essere preoccupati? I risultati degli ultimi 10 anni nella prevenzione, nella diagnosi precoce e nel trattamento, non sarebbero andati a buon fine, portando a un'epidemia della malattia nel prossimo decennio.

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Malati senza diagnosi

Nel primo anno della pandemia c'erano 1,5 milioni di malati di tumori in meno in tutta Europa. Ciò non significa che l'incidenza del cancro sia diminuita improvvisamente, ma piuttosto che sono le persone ammalate non sono diagnosticate. Un milione di persone avrebbe un tumore non diagnosticato, secondo Mark Lawler, presidente della Commissione.

Ritardo nell'uso della chempioterapia

L'uso della chirurgia o della chemioterapia è stato ritardato in un paziente su due e sono stati persi 100 milioni di screening. Ritardi nell'individuazione, nella diagnosi e nel trattamento del cancro che avranno un impatto significativo sulla salute degli europei.

 

Le conseguenze della Brexit

La Brexit ha influito sulla ricerca. Numerosi canali di comunicazione e collaborazione tra Regno Unito e Unione Europea sono stati tagliati. E poi c'è la guerra in Ucraina. Che ha paralizzato l'attività di sperimentazione clinica in diversi paesi europei, spaventando le aziende farmaceutiche. Due ostacoli che devono essere affrontati se si vuole raggiungere l'ambizioso obiettivo proposto dalla Commissione: ovvero entro il 2035 ci deve essere un tasso di sopravvivenza decennale al cancro in tutta Europa del 70% .

I fondi per la ricerca

Il rapporto fornisce dati specifici per la ricerca sul cancro. Il Regno Unito ha dedicato più di 9.000 milioni di euro tra il 2010 e il 2019. Francia e Paesi Bassi, più di 1.000 milioni. La Germania aveva preventivato un totale di 900, anche se finì per dedicare voci aggiuntive di oltre 2.000 milioni. La Spagna, settimo Paese per investimenti, ha preventivato 473,2 milioni e ne ha inclusi altri 380, ben al di sotto di quelli citati. La Commissione vede grandi lacune nella ricerca in radioterapia, chirurgia e oncologia. Nel primo caso, e nonostante il fatto che otto pazienti oncologici su dieci in tutto il mondo richiederanno prima o poi un intervento chirurgico, la chirurgia rappresenta solo il 6,1% di tutti gli studi clinici sul cancro.

Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 09:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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