AstraZeneca, Palù: «Il beneficio dato dalla profilassi è infinitamente superiore al pericolo»

Giovedì 8 Aprile 2021
Palù: «Il beneficio dato dalla profilassi è infinitamente superiore al pericolo»

Giorgio Palù, presidente dell'Aifa e componente del Comitato tecnico scientifico è d'accordo sull'indicazione di un uso preferenziale del vaccino AstraZeneca negli over 60. In un'intervista ha spiegato le ragioni della decisione di ieri sera delle autorità sanitarie nazionali.

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«Il comitato per la sicurezza dell'Ema ha segnalato che esiste una relazione diretta tra questo vaccino e un effetto avverso.

Si tratta di una trombosi venosa profonda cerebrale» ha detto il virologo «Sono forme rarissime: un caso su un milione nella popolazione normale. Sono stati analizzati 86 casi di cui 19 fatali, a fronte di 20milioni di vaccinati».

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Palù assicura che «Non c'è stata mancanza di accortezza da parte delle autorità regolatorie» continua poi «le agenzie americana Fda ed europea Ema hanno rilasciato l'autorizzazione all'impiego su larga scala con la premessa che venisse esercitata una attenta sorveglianza del rapporto tra rischi e benefici».

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Il presidente Aifa spiega poi la scelta della fascia d'età: «Sopra i 60 anni hai 3 possibilità su 100 di morire per Covid» e spiega «I vaccinati con AstraZeneca avrebbero una possibilità su 100mila di sviluppare una trombosi rara con prognosi grave. In pratica, il beneficio della protezione data dalla profilassi è infinitamente superiore al pericolo».

Resta ancora da capire da cosa dipendano le trombosi «Non sappiamo se i casi di trombosi venosa cerebrale sono legati alla genetica però potrebbe trattarsi di una reazione autoimmunitaria. Ma siamo nel campo delle ipotesi». Palu si è espresso anche sulla possibilità di fare il richiamo con un altro prodotto: «Avremo tempo di valutarlo. La vaccinazione è appena partita e per il richiamo si possono aspettare 3 mesi. Nel frattempo gli studi su questi eventi saranno stati approfonditi». 

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Il presidente Aifa parla infine sui controeffetti degli altri farmaci: «Ricordiamo quanti farmaci banali abbiano subito prima una riduzione e poi una limitazione d'uso. Una comunicazione da parte di Ema fa capire che non c'è da temere. La medicina si rivolge a entità biologiche, la specie umana, dove ogni singolo individuo è diverso. Non si può dunque escludere l'esistenza di una predisposizione individuale». 

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