L'uomo è ere geologiche indietro rispetto alla donna quando si tratta di salute fisica e mentale».
Parla con cognizione di causa Carlo Fazzari, 32 anni, ex rugbista o come preferisce definirsi lui «giocatore di rugby in pensione». Bresciano di nascita, si dedica con passione al mondo del rugby, fino a un infortunio che lo obbliga a cambiare percorso. Laureato in Economia e Commercio, da pilone diventa imprenditore del settore sanitario e apre due poliambulatori medici in città (Poliambulatorio PTC e San Pietro): uno pediatrico e uno per gli adulti. E inizia a fare proselitismo sanitario grazie a “Movember”, movimento dedicato alla salute maschile nato nel mondo dei rugbisti australiani. La parola è una crasi dei termini inglesi Moustache (baffi) e November (novembre) e vuole dare giusta attenzione alle trascurate malattie maschili come il tumore alla prostata o ai testicoli. «Nel 2003 uno dei giocatori australiani – racconta Fazzari – scopre di avere un tumore al testicolo, prima causa di morte per gli uomini under 35. I compagni di squadra si tagliano la barba e si fanno crescere i baffi nelle varianti più assurde e divertenti: alla prima uscita ufficiale in campo l’attenzione sul problema è raggiunta». Da allora i baffi sono il simbolo per la lotta ai tumori maschili e il movimento diventa globale, ispirando oltre 5 milioni di sportivi e non a supportare la Movember Foundation.
L’IMPEGNO
Fazzari si appassiona al progetto prima da rubgista («con mio fratello Francesco a 13 anni cercavamo di farci crescere quei due peli per partecipare») e poi da imprenditore: «In Italia da quando non ci sono più le visite obbligatorie di leva, i ragazzi non si fanno visitare e i numeri delle morti per tumore al testicolo sono impressionanti. La nostra associazione si chiama Mo4mo, mo4mo.it/, ex Movember Italia: ci siamo resi indipendenti perché il nostro obiettivo è far visitare gli uomini e non solo parlare di problematiche urologiche e di salute mentale. Parlarne non basta e la Federazione italiana rugby ci dà un grande aiuto». Dal 2016 Fazzari organizza nel suo ambulatorio visite gratuite a offerta libera, volte alla sensibilizzazione, prevenzione e raccolta fondi. Acquista un ecografo e propone all’urologo Giuseppe Mirabella, attuale responsabile scientifico della parte urologica, di occuparsi delle visite urologiche, mentre per la salute mentale c’è Carlo Ignazio Cattaneo, psichiatra dell’Ats di Novara.
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