Il neuropsichiatra Oliviero Bruni: «Vamping, cari genitori fate cosìper aiutare i vostri figli»

Giovedì 14 Ottobre 2021 di Barbara Carbone
Il neuropsichiatra Oliviero Bruni: «Vamping, cari genitori fate cosìper aiutare i vostri figli»

I nostri ragazzi sono sempre più vittima del vamping.

Che cos'è? E' il fenomeno del momento, in pratica,  gli adolescenti stanno svegli tutta la notte connessi con il pc o lo smartphone.

Cosa fare? Ad aiutare i genitori è Oliviero Bruni, uno dei massimi esperti in disturbi del sonno dei bambini e degli adolescenti e direttore della neuropsichiatria infantile dell'ospedale Sant'Andrea di Roma. Ecco cosa consigliali

La pandemia ha spostato le ore del sonno

«Il Covid ha determinato una disfunzione dei ritmi circadiani spostando di una o 2 ore l’addormentamento. I motivi sono molteplici. Per tanti mesi non sono state fatte le attività all’aperto né quelle sportive e si è ridotta l’esposizione alla luce solare. Molti giovani sono stati in ansia per un familiare ricoverato».

Disturbi simili a quelli da stress post-traumatico

«I cosiddetti teenager “vampiro” manifestano simili a quelle prodotte dal disturbo post traumatico da stress. Si manifestano con difficoltà di addormentamento, ansia al momento di andare a dormire e incubi notturni. In molti casi i ragazzi, al mattino non riescono ad andare a scuola perché sono distrutti».

Dopo le nottate su internet depressione e umore alterato

«La mancanza di un sonno regolare altera l’umore dei ragazzi fino a sfociare in veri e propri disturbi come la depressione. Sono più disattenti e quindi possono più facilmente essere vittime di incidenti. Diventano pigri, vanno male a scuola e sono più aggressivi. Per questo è facile che incorrano in fenomeni di bullismo».

Impedire che dormano con il cellulare in camera

«Bisognerebbe impedire che dormano con il cellulare in camera o comunque assicurarsi che lo tengano spento durante la notte. Gli schermi hanno spettri di frequenza d’onda verso il blu, sono cioè quelli che inibiscono la produzione della melatonina influenzando svariati processi di natura neuroendocrina e immunologica».

Spronarli a fare un'attività sportiva

«Prima di tutto spronarli a fare una disciplina sportiva che è fondamentale per ristabilire i ritmi. Poi favorire le attività all’aperto con esposizione alla luce solare. Suggerisco inoltre di tenere le tapparelle alzate in modo che la mattina entri luce. Quello che è però fondamentale è cercare sempre di motivare i figli per una vita sana e quanto possibile all’aperto».

Se necessario ricorrere a melatonina e valeriana

«Se non ci sono patologie tipo allergie, intolleranze alimentari o asma si può consigliare una terapia a base di melatonina per ristabilire un corretto equilibrio sonno- veglia o valeriana, l’unico rimedio fitoterapico che ha un effetto benefico sul sonno. Nei casi più gravi, rivolgersi a un esperto di disturbi del sonno».

Imporre subito regole sull'uso dello smartphone

«Prima si comincia e meglio è. Questi accorgimenti vanno dati già dalla preadolescenza quando è più semplice accettare delle regole. Purtroppo dopo l’adolescenza è troppo tardi. Per un genitore può essere complicato togliere il cellulare ad un sedicenne soprattutto se, fino a quel momento, l’ha utilizzato senza controllo».

Trattare e cercare un compromesso

«La soluzione, come spesso accade, sta nel compromesso. Se togliere il telefono dalle mani del proprio figlio diventa un’impresa ardua è necessario trovare un accordo. Per esempio stabilire che, mezz’ora prima di andare a dormire, i dispositivi vengono consegnati ai genitori. Si tratta di una sana abitudine».

Assicurarsi che riposino otto ore e non esagerino con il cibo

«Almeno 8-9 ore a notte ma, utilizzando gli smartphone anche di notte, dormono in media 7 ore. Riposando meno ingrassano di più. Questo perché per stare svegli utilizzano dei calorici energy drink ma anche perché quando si dorme poco cala la produzione dell’ormone della sazietà e sale quella dell’ormone della fame».

Maggiore vigilanza dai 12 anni in poi

«Consiglio sempre ai genitori di vigilare con più attenzione nel passaggio dalla preadolescenza all’adolescenza. Infatti, mentre fino a 12 anni le nuove tecnologie vengono usate per giocare, dopo l’interesse si sposta sui social network e vengono acquisite tutta una serie di cattive abitudini difficili poi da perdere».

Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 16:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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