Longevi si diventa, ecco come

Giovedì 12 Gennaio 2023 di Barbara Carbone
Longevi si diventa, ecco come

Longevi si diventa.  Ecco alcuni consigli per fermare alcune patologie tipiche dell'invecchiamento.

Herpes zoster, oltre i 50 anni meglio vaccinarsi 

Le segnalazioni di casi di Herpes zoster, nome scientifico del Fuoco di Sant’Antonio, dal periodo post pandemia, sono aumentate nella popolazione adulta: si tratta della riattivazione del virus della varicella. La vaccinazione è indicata dai 50 anni in poi, poiché la patologia è tipica nella fascia di età più alta, e il servizio sanitario la prescrive dai 65. «A oggi – spiega Fabrizio Pregliasco, professore di Igiene Generale e Applicata dell’Università di Milano – esiste uno nuovo vaccino ricombinante, più specifico e completo, utile nell’evitamento dell’insorgenza del Fuoco di Sant’Antonio e a risposta della recrudescenza dell’Herpes zoster».

Tenere una lista dei farmaci in uso

In Italia 2 anziani su 3 (il 66,6%) assumono ogni giorno almeno cinque farmaci con diversi principi attivi e 1 anziano su 4 (il 26,8%) ne utilizza addirittura dieci. Per questo Italia Longeva-Associazione per l’invecchiamento e la longevità attiva ha redatto una guida di dieci punti per anziani e chi li assiste sull’utilizzo quotidiano dei farmaci (italialongeva.it).

Primo consiglio: tenere una lista aggiornata di tutti i medicinali in uso, sia quelli prescritti dal medico generale, sia quelli dello specialista inclusi integratori e farmaci da banco (quelli che possono essere acquistati senza ricetta).

Seimila passi al giorno riducono il rischio di infarto e ictus

Gli anziani che fanno tra 6mila e 9mila passi al giorno hanno una riduzione del 40-50% del rischio di avere un infarto o un ictus, rispetto a coloro che ne fanno in media 2mila. A portare ulteriori prove dei benefici di un’attività fisica semplice e accessibile, come camminare, è una ricerca condotta dal consorzio internazionale di ricerca Steps for Health Collaborative e pubblicata sulla rivista Circulation. Il messaggio dei ricercatori è incoraggiare gli anziani meno attivi. «Per coloro che fanno 2mila o 3mila passi al giorno – spiegano – fare un po’ di più può significare molto per la salute del cuore». Quanto alla velocità della camminata «non abbiamo trovato alcuna associazione».

Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 16:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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