Ernia del disco, l'operazione solo se c'è un danno ai nervi. Il dolore va subito bloccato

Giovedì 9 Febbraio 2023 di Maria Rita Montebelli
Ernia del disco, l'operazione solo se c'è un danno ai nervi. Il dolore va subito bloccato

L'85-90% delle ernie dei dischi lombari guarisce spontaneamente.

Ma quand’è che bisogna operare?

«Si opera – spiega il professor Tranquilli Leali già presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia - quando l’espulsione dell’ernia è tale da dare un danno sensitivo-motorio. A quel punto va tolta perché il danno sul nervo, se protratto a lungo, potrebbe non recuperare».

GLI ESAMI

Finché questo non avviene (e sempre che il dolore sia compatibile con la vita e accettabile da parte del paziente) si può e si deve attendere. Ma il dolore, consiglia lo specialista, «va ucciso da piccolo». Non bisogna consentirgli di crescere e diventare insopportabile perché c’è il rischio che si trasformi in cronico, continuando a persistere anche una volta rimossa la causa. Perché il midollo e le radici nervose se lo “ricordano” e allora non andrà più via. «È necessario - aggiunge Tranquilli - controllare subito il dolore, tenere il paziente sotto osservazione e, se si pensa ad un intervento chirurgico, richiedere una radiografia della colonna in piedi, sotto carico e una risonanza magnetica sul livello interessato. L’intervento insomma deve essere sempre motivato. E il suo livello va definito in maniera precisa, attraverso una visita accurata e gli esami neurologici, elettromiografia, potenziali evocati. Alcuni hanno ernie importanti che non hanno alcun fastidio, mentre ernie minuscole posso dare mille dolori. Un’ernia molto grande che non tocca la radice è asintomatica. Una piccolissima che si impegna nel forame e fa un “effetto chiodo” sulla radice nervosa diventa insopportabile. Per questo è fondamentale visitare il paziente. L’esame clinico ci rivela se ci sono danni sensitivi o motori».

LE PROTESI

Se non ci sono danni nervosi allora il paziente può essere curato farmacologicamente e affidato al fisioterapista. Esistono, inoltre, diversi strumenti per risolvere il problema: dalle tecniche mini-invasive per le ernie semplici, effettuate con il microscopio operatorio alla sostituzione del disco con protesi discali, per mantenere lo spazio e riportare l’unità vertebrale ad una funzione meccanica quasi normale. M.R.M. © 

Ultimo aggiornamento: 07:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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