Anguria, ciliegie, fragole, fichi, albicocche, nespole, pesche...
L'estate è la stagione che riserva la frutta più «zuccherina» che la Natura ci possa offrire. «In effetti è proprio così e, complici le temperature più elevate, il suo consumo per fortuna aumenta nella stagione calda», conferma Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista dell'Università Campus Biomedico di Roma. «La frutta, insieme alla verdura, è un alimento che non deve mai mancare sulle nostre tavole. Specialmente in estate - continua - grazie a suo elevato contenuto di acqua, sali minerali, fibre e vitamine che ci aiutano a combattere, in primis, il pericolo della disidratazione». Ma non solo. La frutta estiva ha anche importati proprietà antiossidanti ed è fortemente consigliata nell’alimentazione dei bambini, delle donne in gravidanza e menopausa, e degli anziani. L'Organizzazione mondiale della sanità invita a consumare ogni giorno 3 porzioni di frutta.
Vanno sempre più di moda i frutti esotici, che arrivano dalla Cina, dalla Thailandia, dall'Australia e altre regioni del mondo. «Ma il mio consiglio è quello di consumare la frutta di stagione 'vicino casa' e non quella che arriva dall'altra parte del mondo», sottolinea Piretta. «Non solo per una questione di sostenibilità ambientale, ma per evitare che nei viaggi troppo lunghi vadano perse le sostanze benefiche contenute dalla frutta appena colta», aggiunge. Allo stesso modo non bisogna fare l'errore di compensare il mancato consumo di frutta con succhi o integratori. «Non ci sono alternative altrettanto valide alla frutta», assicura Piretta. Tuttavia, il nutrizionista invita a non esagerare: anche per il consumo di frutta bisogna usare la «testa». In estate capita spesso di farsi grandi scorpacciate di frutta, come anguria e melone, pensando erroneamente che sia innocua. «Non esiste un cibo che si può consumare a volontà», spiega Piretta. «Anche l'acqua, se bevuta in eccesso, può far male. Così anche la frutta: meglio limitarsi a 2-3 porzioni al giorno», conclude.