Dai nuovi vaccini contro malaria e tbc ai monoclonali per l'Hiv: l'eredità del Covid è la medicina del futuro

Giovedì 10 Febbraio 2022 di Valentina Arcovio
Dai nuovi vaccini contro malaria e tbc ai monoclonali per l'Hiv: l'eredità del Covid è la medicina del futuro

La ricerca per sconfiggere Covid-19, per certi versi, ricorda la storica corsa dell’uomo sulla Luna.

Non solo per lo sforzo e le risorse globali investite in entrambe le imprese, ma anche per le ricadute, inaspettate o quasi, sul futuro della medicina. Quando Neil Armstrong poggiò i piedi sulla Luna, per la prima volta nella storia dell’uomo, non immaginava minimamente che tutto il lavoro che gli aveva permesso di arrivare fin lassù avrebbe poi modificato e rivoluzionato la medicina per sempre. È grazie alle missioni Apollo, infatti, che oggi abbiamo tecnologie come la tac e il pacemaker. In modo simile anche l’enorme sforzo scientifico per contrastare la pandemia ha spalancato le porte a una serie di opportunità che vanno aldilà del contrasto a Covid-19. «Mai prima d’ora nella storia dell’uomo si è riusciti a sviluppare un vaccino sicuro ed efficace contro un virus nuovo», spiega Zeno Bisoffi, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali dell’IRCCS di Negrar (Verona).

«Ed è stato fatto con una tecnologia che stavamo studiando da almeno 15 anni, ma che non è mai stata applicata in modo così diffuso sulla popolazione», aggiunge. Il vaccino a mRNA contro Covid-19, non solo sta contribuendo a portarci fuori da questa pandemia, ma presto potrebbe aiutarci a contrastare altre malattie. «Potrebbe accelerare lo sviluppo di vaccini contro malattie come la malaria o la tubercolosi, contro le quali oggi abbiamo solo armi limitatamente efficaci», sottolinea Bisoffi. Ad esempio, la Darpa (l’agenzia della Difesa Usa che sviluppa tecnologie per uso militare) e Pfizer stanno pensando a un vaccino che sfrutti l’RNA autoamplificante per creare un vaccino contro la malaria, che potrebbe rivelarsi molto efficace nel prevenire l’infezione. «I vaccini a mRNA contro Covid-19 potrebbero accelerare lo sviluppo di vaccini anche contro malattie non infettive», aggiunge Giuseppe Novelli, genetista dell’Università Tor Vergata di Roma.

«Pensiamo al cancro: la tecnologia a mRNA in questo campo - continua - si studia da quasi due decenni, ma aver dimostrato la sua efficacia e sicurezza su numeri così alti dà certamente una spinta importante a continuare a sfruttare questo approccio».

EBOLA

Che gli anticorpi monoclonali fossero degli efficaci immunomodulatori contro alcune malattie infiammatorie e autoimmunitarie lo sapevamo già da tempo.

Tanto che all’inizio di questa pandemia ne sono stati utilizzati alcuni con il solo scopo di contrastare quella «tempesta citochinica» che caratterizzava le forme gravi dell’infezione. «Dopo l’esperienza con Covid-19 abbiamo avuto una conferma importante: gli anticorpi monoclonali possono essere utilizzati come farmaci antinfettivi», spiega Novelli. «L’unico precedente che avevamo prima di adesso è l’utilizzo dei monoclonali contro Ebola, ma ora sappiamo che possiamo sfruttarli contro molte altre malattie infettive», aggiunge. Adesso abbiamo evidenze importanti sulla validità d’uso degli anticorpi monoclonali come antivirali. «In questo momento negli Stati Uniti si sta studiando l’impiego dei monoclonali contro l’Hiv», dice Novelli. «Potenzialmente potrebbero anche essere validi - aggiunge Bisoffi - contro alcune delle principali malattie infettive tropicali e potrebbero aiutarci addirittura a contrastare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza».

DIAGNOSTICA

La necessità di identificare e tracciare rapidamente i casi di Covid-19 ha richiesto un enorme investimento sul fronte della diagnostica. «Su questo non abbiamo scoperto nulla di nuovo - precisa Novelli - ma per la prima volta abbiamo dimostrato che, in pochi mesi, è possibile mettere a punto, produrre e distribuire su larga scala test diagnostici rapidi». Lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo per individuare le infezioni da Sars-CoV-2. «Ma in futuro lo potremmo fare per individuare altri agenti infettivi, specialmente nei Paesi in via di sviluppo che non posso contare nella presenza di laboratori attrezzati», sottolinea Novelli. La diagnostica contro Covid-19 diventa sempre più sofisticata. «Pensiamo al “naso elettronico”, un sistema in grado di fiutare l’infezione Covid-19 e, perché no, in futuro fiutare anche altre malattie», immagina Novelli. Di recente uno studio condotto nel Regno Unito ha dimostrato anche che con un tipo di risonanza magnetica, che sfrutta il gas xeno, è possibile individuare anomalie polmonari non rilevabili con i più comuni esami diagnostici. Questo potrebbe spiegare le cause dell’affanno in alcuni soggetti con Long Covid e, in futuro, anche problemi respiratori dovuti ad altre patologie.

INTEGRATORI

Vitamina D, omega-3, lattoferrina, quercetina, vitamina C, zinco, melatonina... Sono stati molteplici gli studi che si sono concentrati sulle potenziali proprietà antivirali e immunostimolanti di questi composti naturali. Indirettamente abbiamo compreso meglio come agiscono e interagiscono con il nostro organismo, arrivando anche a conferme importanti. Abbiamo ad esempio accumulato maggiori evidenze su un mix di molecole naturali - tra cui polifenoli, attivatori delle sirtuine, pterostilbene, politadine, fisetina, omega3, vitamina D - che possono «accendere i geni della longevità». Questo cocktail di composti è stato racchiuso in un unico supplemento, SIRT500, che si è dimostrato, in recenti studi scientifici internazionali, in grado di favorire la longevità in buona salute. Infine l’elevato numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva ha fatto emergere con forza la necessità di trovare un modo per migliorare la comunicazione dei pazienti che, a causa di problemi respiratori, e attaccati a macchine di supporto, non può avvenire normalmente. Un gruppo di ricerca tedesco ha testato l’efficacia dei sistemi di tracciamento oculare come strumento di comunicazione in terapia intensiva. Questa tecnologia permette ai pazienti di utilizzare il movimento degli occhi per comunicare con gli altri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 04:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci