Camminata metabolica, allenarsi all'aria aperta per essere più tonici e migliorare la postura

Giovedì 15 Settembre 2022 di Stefano Ardito
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É meglio allenarsi in un parco cittadino o in palestra?

Nelle prime settimane d’autunno, il clima mite consente ancora di muoversi e fare sport all’aria aperta. Molte persone, oltre a preferire il sole e il vento, preferiscono non allenarsi in palestra per evitare il confronto con fisici più tonici e più atletici del proprio. «Passeggiate o corsette all’aperto non portano tutti i benefici di un vero e proprio allenamento.

Se svolte in maniera non corretta possono persino causare dei danni» spiega Stefano Fontanesi, trainer con trent’anni di esperienza, titolare di un centro fitness a Reggio Emilia, che ha collaborato con le Università di Padova e di Firenze. «Studiando i movimenti del corpo, si possono migliorare i difetti posturali rivedendo i movimenti di chi cammina, dal piede fino ai muscoli del collo» prosegue Fontanesi.

Queste riflessioni, qualche anno fa, hanno portato alla nascita della camminata metabolica, un metodo alla portata di tutti, alternativo all’uso di pesi e bilancieri, che porta grandi benefici all’organismo. Una cuffia consente di ascoltare le indicazioni del trainer, che accompagna l’allenamento. Alle sue parole si alternano suoni che stimolano diverse aree del cervello. Le sessioni di camminata metabolica durano circa un’ora, e si svolgono in parchi, spiagge e boschi, insieme a un trainer diplomato. Si inizia camminando a passi lunghi, poi si passa agli esercizi di ginnastica e posturali. Bastano delle scarpe da ginnastica e una tuta. Le uscite “tradizionali” si rivolgono alla fascia tra i 45 e i 65 anni, la versione “active” è rivolta ai più giovani, per le persone dai 65 anni in su c’è la camminata metabolica “soft”. Secondo Stefano Fontanesi, e suo figlio Davide che lavora con lui, i primi effetti si iniziano a vedere dopo quattro sedute. La circolazione si riattiva, la pancia e i glutei diventano più reattivi e tonici, le gambe e le caviglie sono meno gonfie.

PASSI LUNGHI

La mission della camminata metabolica è di stimolare le persone all’esercizio fisico quotidiano, affinché diventi un’abitudine irrinunciabile. Quando una persona sente il bisogno di muoversi, infatti, l’abitudine al movimento è consolidata. Secondo il sito camminatametabolica.it, l’obiettivo è raggiunto quando il pensiero dei praticanti, da “devo fare gli esercizi”, si trasforma in “voglio fare gli esercizi!”. L’obiettivo, per Stefano e Davide Fontanesi, sta «nel trovare il giusto equilibrio tra lo stimolo esterno e la risposta interna, che diventa sempre più stabile allenamento dopo allenamento». L’obiettivo è di non allenare solo il fisico, ma anche la mente e il cuore. Insieme alla cuffia, l’attrezzo fondamentale della camminata metabolica è la F-Band. Una fascia di tessuto resistente e non elastica, lunga un metro, che alle estremità ha due maniglie morbide per le mani. Si indossa dietro alle spalle, serve a impostare la camminata, a mantenere una postura corretta e a fare torsioni con il busto.

LE SESSIONI

Oltre che nelle sessioni, può essere utilizzata durante le passeggiate per fare stretching, o per praticare affondi, squat e addominali. «La F-Band serve a far diventare buone le cattive abitudini» spiega Stefano Fontanesi. «Usarla durante la giornata, per dei semplici esercizi, è piacevole, e può portare un miglioramento importante della nostra salute». Per avvicinarsi a questa pratica sportiva conviene consultare il sito camminatametabolica.it. C’è anche un elenco, continuamente aggiornato, dei trainer, elencati zona per zona. Si può anche scrivere una mail a info@camminatametabolica.it.
Le lezioni si svolgono in gruppo. Una sessione costa 15 euro, per un pacchetto di 6 uscite il prezzo scende a 50 euro totali. Alla prima lezione i partecipanti ricevono in regalo la F-Band, le cuffie vengono fornite in comodato, e sono sanificate dopo ogni sessione.
Sull’app Camminata metabolica, che si scarica dal sito, è disponibile al costo di 80 euro un programma di audio e videolezioni per tre mesi. Un periodo sufficiente, secondo i promotori, per acquisire tutti gli schemi motori.
Gli ideatori della camminata metabolica propongono a chi apprezza il loro metodo di diventare trainer. La formazione si svolge al 90% online e per il restante 10% in presenza. Si studia la tecnica grazie a un portale online attivo 24 ore su 24, con video didattici e podcast per gli allenamenti outdoor. Ci si confronta attraverso incontri su Zoom, alla fine (di solito dopo tre mesi) viene organizzato un corso in presenza di tre giorni, che rilascia la certificazione. Nel primo livello di formazione si imparano la tecnica, gli esercizi posturali e di tonificazione, elementi di fisiologia, strategie per migliorare le abitudini e tecniche di comunicazione e di leadership.

Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 07:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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