Si fa presto a dire acqua: è il primo nutrimento per articolazioni e ormoni. E per stare bene, c'è la regola dell'otto

Giovedì 11 Marzo 2021 di Carlo Ottaviano
GettyImage

L'acqua è la sostanza da cui traggono origine tutte le cose; la sua scorrevolezza spiega anche i mutamenti delle cose stesse. Questa concezione deriva dalla constatazione che animali e piante si nutrono di umidità, che gli alimenti sono ricchi di succhi e che gli esseri viventi si disseccano dopo la morte». A leggere oggi la giustissima osservazione, verrebbe da dire che è considerazione ovvia, banale e risaputa da secoli. È di 2.600 anni fa. Il filosofo e scienziato greco Talete di Mileto non poteva affermare con precisione – come sappiamo ora – che l’acqua pesa circa il 60% dell’organismo umano, ma già aveva compreso che è un alimento. Oggi userebbe non il greco ma l’inglese per definirla functional food, tema approfondito in ogni dettaglio dall’idrologia medica, la disciplina che studia gli effetti biologici e terapeutici delle acque minerali. Idrologo medico – tra i più noti d’Italia – è Nicola Sorrentino che insegna all’Università di Pavia e a Milano dirige la Iulm Food Academy.

NUTRIMENTO

«L’acqua – spiega – nutre le cellule, che senza di essa non potrebbero utilizzare il cibo, e apporta sali minerali, nutrienti essenziali come il calcio e il magnesio, elementi che il corpo non è in grado di sintetizzare, ma che sono vitali per regolarne le funzioni. Ossa, muscoli, cuore, cervello, ormoni, dipendono dall’acqua e dai sali minerali. Non è una questione semantica, non si tratta di modificare il vocabolario o di discutere della classificazione dei nutrienti. Si tratta, piuttosto, di cambiare atteggiamento e di mettere l’acqua al posto che le compete nella piramide alimentare». Insomma “Acqua da mangiare”, proprio come il titolo di un suo recente libro (Salani Editore, 208 pagine, 16,90 euro), che in appendice propone una dieta che in 30 giorni accelera il metabolismo e brucia i grassi. E cura tante patologie che spesso siamo portati a sottovalutare. «Prestare attenzione a quanto e a cosa beviamo – spiega Sorrentino – può aiutarci a stare meglio, perché esistono acque più indicate di altre, a seconda dei minerali che le compongono, per ciascun momento della nostra vita». Innumerevoli gli esempi: dall’acqua possiamo assumere il calcio, proprio come con il latte, «un fattore importante – ricorda il docente – per le donne in menopausa a rischio di osteoporosi, per chi segue una dieta vegana o per chi è intollerante al lattosio».

GLI OTTO BICCHIERI

Dall’acqua dipendono spesso le nostre performance mentali, perché «bere a intervalli regolari migliora la soglia d’attenzione, la memoria, l’apprendimento e mitiga il senso di stanchezza».

Inoltre, lubrifica le articolazioni, svolgendo un ruolo di ammortizzatore contro le sollecitazioni, ed è utile nelle patologie digestive e renali. Andare in giro con la bottiglietta d’acqua in mano è quasi una (sana) moda, ma quanto e quando bere? In genere sono suggeriti otto bicchieri al giorno (poco più di un litro e mezzo), ma è un dato empirico perché «stabilire quale sia la giusta quantità è un esercizio scientifico arduo se non impossibile», variando da persona a persona e da condizioni che cambiano. «Si beve abbastanza – spiega Sorrentino – quando si reintegrano i fluidi e i sali persi (anche con la respirazione e la sudorazione, nel complesso circa 800 ml al giorno) e si riesce a espellere gli scarti del metabolismo».

La formula degli otto bicchieri è comunque facile da ricordare. Il consiglio è: due bicchieri a colazione, uno a metà mattinata, due a pranzo, uno nel pomeriggio assieme alla merenda, due a cena. Sorrentino smonta così anche il falso mito secondo il quale sarebbe meglio evitare di bere durante i pasti. «È invece vero – afferma – esattamente l’opposto, perché l’acqua facilita la digestione. L’indicazione è però quella di non bere più di mezzo litro a pasto, per non correre il rischio di diluire troppo i succhi gastrici, allungando leggermente i tempi della digestione». Insomma, l’acqua è davvero un arbitro della salute, «funziona da spazzino delle tossine, ci libera». E consiglia caldamente il prof. Sorrentino: «Mangiamola allora quest’acqua!».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 07:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci