Terapie intensive, quattro regioni vicine al picco dei ricoveri. In Campania situazione critica

Giovedì 11 Marzo 2021
Terapie intensive, tre regioni vicine al picco dei ricoveri. In Campania situazione critica

Quattro regioni stanno per raggiungere il picco delle terapie intensive. E sono Lombardia, Campania, Abruzzo, a cui si aggiunge la provincia autonoma di Trento, che la prossiima settimana dovrebbero raggiungere l'apice della curva dei ricoveri.

Un andamento che per regione è «di tipo diverso – osserva il matematico che ha sviluppato l'analisi Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Mauro Piconè del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac) –. Lombardia, Campania, Abruzzo e la provincia autonoma di Trento si avviano verso il raggiungimento del picco, previsto per la prossima settimana, con piccole variazioni fra una regione e l'altra relative al giorno». La Sardegna e la provincia autonoma di Bolzano «sembrano essere in una situazione simile, ma lo potremo dire con maggior confidenza con i dati dei prossimi giorni».

Dati in crescita

L'Emilia Romagna è in crescita esponenziale con un tempo di raddoppio di poco inferiore a 8 giorni, mentre il Veneto «dopo una fase di crescita esponenziale, sembra averne iniziata un'altra simile da pochi giorni. I dati dei prossimi giorni saranno utile a definire il tipo di crescita e a quantificarla».

Sono in crescita lineare (ma con un cambio di inclinazione) con aumento percentuale a settimana Calabria (60%), Piemonte (45%), Toscana (30%) e Basilicata (120%); in crescita lineare anche Lazio (25%), Liguria (25%), Marche (35%), Molise (55%). La curva è invece piatta per la Puglia, «ma su un livello alto, pari a circa 40 posti per milione di abitanti».

Campania in rischio soglia critica

«Dall'istruttoria dell'Unità di crisi emerge che, alla data odierna, il rischio di soglie critiche di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva disponibili a livello regionale nei prossimi 30 giorni risulta ulteriormente aggravato, rispetto all'ultimo report, superando la probabilità del 50%». È quanto si legge nell'ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, con la quale si dispone la chiusura al pubblico di lungomari, piazze e parchi nei centri urbani e la sospensione di fiere e mercati.

Nell'ordinanza si ricorda che l'ultimo report previsionale elaborato dal Ministero della Salute, con riferimento alla Campania, «proietta i dati relativi agli indicatori di sorveglianza a valori di Rt pari a 1,76, con intervalli di confidenza 1,65-1,87, con una incidenza di malattia a sette giorni di 285 per 100.000 abitanti, molto al di sopra della media nazionale, pari a 206,9 per 100.000 abitanti e una percentuale di positività pari al 10.9%». A tali «gravissimi dati, conseguenti alla crescente diffusione delle varianti del virus sul territorio regionale», è scritto nell'ordinanza, «si aggiunge l'incremento della mortalità e l'accresciuta necessità di accesso alle cure subintensive ed intensive, che fanno registrare, alla data odierna, pressanti richieste di nuovi accessi alle cure ed un accresciuto livello del grado di cure richieste, in costante ed esponenziale aggravamento anche rispetto all'ultima rilevazione riportata nel Report della Cabina di regia».

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