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Pazienti trattati con monoclonali
Sono 6.101, da metà marzo a oggi, i pazienti Covid che hanno ricevuto anticorpi monoclonali in Italia. Ma, grazie all'aumento di anziani e fragili vaccinati, continuano a calare le prescrizioni settimanali: tra il 18 e il 24 giugno, sono state solo 57, ovvero l'11% in meno della settimana precedente, quando erano state 64. Questi i dati del 12/mo Report sugli Anticorpi Monoclonali per Covid-19 dell'Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), che conferma come sia il Lazio la regione ad aver somministrato più dosi.
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I monoclonali sono farmaci specifici contro il Covid-19, autorizzati in via emergenziale e disponibili anche in Italia a partire dal 10 marzo scorso per persone particolarmente fragili, con infezione recente da Sars-Cov-2 e senza sintomi gravi. Le dosi settimanali sono in continuo calo da metà aprile, quando tra il 16 e il 22, erano state ben 945 quelle prescritte. Mentre è in lieve aumento a confronto con la settimana scorsa, e pari allo 0,9%, il rapporto delle prescrizioni rispetto alle nuove diagnosi Covid avvenute nello stesso arco di tempo, ovvero 6.433 (anche queste in continuo calo): indice del fatto che, grazie ai vaccini, si infettano meno le persone più a rischio. In termini assoluti dall'inizio del monitoraggio ad aver dispensato più monoclonali sono Lazio (823 dosi), Veneto (786), Toscana (743), Puglia (501). A chiudere la classifica: Provincia autonoma di Trento (26), Molise (13) e PA di Bolzano (3). Fino ad oggi, infine, le prescrizioni sono state effettuate da 194 strutture e la maggior parte dei pazienti ha ricevuto la combinazione di 'bamlanivimab' e 'etesevimab'.