Esame al cuore? Solo nel 2023: Lodi, lista d'attesa record per l'ecodoppler a un ragazzo

Il responsabile dell'Azienda socio-sanitaria: un problema l'appropriatezza delle prescrizioni

Sabato 6 Novembre 2021
Esame al cuore? Sì, ma nel 2023: Lodi, lista d'attesa record per l'ecodoppler a un ragazzo

Un ecodoppler per un'anomalia cardiaca? Certo, quanto prima. Ma dal 2023 in poi. È quanto si è sentito rispondere un uomo dopo aver dato seguito alla richiesta di accertamenti prescritti dal medico per il certificato di idoneità sportiva del figlio di 14 anni. Succede in Lombardia, a Lodi per la precisione. A raccontare l'incredibile vicenda è il giornale locale, Il cittadino di Lodi

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L'odissea per compiere gli accertamenti prescritti

E la vicenda, nel dettaglio, è questa: durante la visita del medico sportivo, ha raccontato il padre, al ragazzo è riscontrata una anomalia cardiaca. Per questo sono stati prescritti degli accertamenti specialistici da compiere entro sette giorni. Primo problema, a Lodi non c'è posto. L'esame viene allora prenotato in provincia di Brescia, a Leno. Qui il cardiologo prescrive ecocardiogramma sotto sforzo, holter ed ecocolordoppler. E qui il secondo problema, in realtà un problemone: pazienza per i tempi lunghi dei primi due esami (pazienza si fa per dire: marzo e maggio, non proprio dopodomani), ma intollerabili le lungaggini per l'ecocolordoppler: prenotazioni esaurite fino al 2023. La soluzione è stata prenotare i tre esami in altre città ovvero a Cremona, Bergamo e Brescia fra dicembre e gennaio.

Le anomalie cardiache, anche nella forma del sospetto, mal si conciliano con attese di media durata. Per dirla tutta, con il concetto stesso di attesa. Ma tant'è.

Liste d'attesa subito occupate

Problema risolto, rabbia a parte. «Stiamo lavorando per ovviare a questo disagio» ha spiegato al quotidiano il direttore sanitario dell'Asst (Azienda socio-sanitaria territoriale) di Lodi Paolo Bernocchi, aggiungendo che «gli esami fuori dai tempi limite di attesa si sono ridotti a 12. Un anno fa non erano questi i tempi di attesa. Siamo migliorati e stiamo cercando di sistemare tutte le situazioni critiche. Si tratta però di un'impresa difficile: anche i miei collaboratori si lamentano. Appena si svuotano le liste d'attesa - ha spiegato - arrivano pazienti anche da altre province che si prenotano e le riempiono subito. I medici di Lodi protestano con me, ma del resto non possiamo dire al Cup di non prendere le prenotazioni. In Regione Lombardia siamo tutti in rete e le persone prenotano dove c'è posto».

L'appropriatezza delle prescrizioni

Sul caso specifico, poi, Bernocchi ha aggiunto: «Non conosco nel dettaglio la questione, ma credo che un problema, in generale, sia anche quello dell'appropriatezza delle prescrizioni. Stiamo cercando di lavorare per cambiare la modalità di prenotazione, per migliorare il percorso e modificare il sistema». 

Ultimo aggiornamento: 17:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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