Coronavirus, oculista dell'Umberto I: «Rischio lenti a contatto, ora meglio gli occhiali»

Mercoledì 18 Marzo 2020 di Lorena Loiacono
Coronavirus, l'oculista dell'Umberto I: «Lenti a contatto? Ora meglio portare gli occhiali perché coprono»

Attenzione agli occhi, bisogna difenderli dal coronavirus. Non basta lavarsi le mani e coprire naso e bocca, tanto da far sparire disinfettanti e mascherine dagli scaffali, bisogna proteggere anche gli occhi: il virus passa anche da lì. 

Professoressa Elena Pacella, responsabile del pronto soccorso oftalmico dell'azienda universitaria Policlinico Umberto I, come possiamo difendere gli occhi dal Covid-19?
“Innanzitutto tenendo le mani lontane dal volto e, quindi, dagli occhi. Poi utilizzando gli occhiali”.

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In che modo?
"Gli occhiali coprono fisicamente gli occhi dalle goccioline che arrivano dagli starnuti, anche a distanza di 4 metri, o dai colpi di tosse. È chiaro poi che gli occhiali vanno lavati, con il sapone neutro o il disinfettante proprio come dobbiamo fare con le mani”.

Per i portatori di lenti a contatto?
“Mi rendo conto che per le persone abituate a portare le lenti a contatto è difficile rinunciarvi. Ma in questa fase è meglio portare gli occhiali, proprio perché coprono. Oppure indossare gli occhiali neutri o da sole sopra le lenti a contatto. Anche per le lentine serve un'igiene molto accurata”.

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Perché?
“Consiglio, in questo momento, le lentine monouso. Quelle che una volta tolte vanno gettate via. Si tratta di prevenire eventuali problemi: le lentine sono fatte di materiale poroso quindi assorbono tutto ciò che può arrivare sulla superficie oculare. Il virus potrebbe restare lì, quindi la custodia potrebbe infettarsi”.

Il liquido per le lenti può essere utile?
“No, non uccide il virus: è solo un antibatterico”

Gli occhi sono a rischio con il Covid-19?
“Difficile che il virus si presenti come una normale congiuntivite, potrebbe avere sintomi meno manifesti anche senza presentare quindi l'occhio rosso”.
 

 

Chi è più a rischio?
“Direi che dobbiamo prestare attenzione soprattutto a chi ha l'occhio secco: si tratta di pazienti più esposti perché hanno patologie immunodepresse”.

In quel caso come ci si difende?
“Possono usare le lacrime artificiali, ci sono anche in spray quindi non devono neanche toccare l'occhio. Ma il problema riguarda anche chi lavora al computer”.

Perché?
“Innanzitutto perché chi lavora con il computer tende a toccare molto la tastiera e deve fare attenzione all'igiene, sotto questo punto di vista. Inoltre, davanti ai terminali, l'occhio ammicca di meno: gli occhi si aprono e si chiudono di meno e quindi potrebbero essere più soggetti a lesioni oculari. Quindi sono più sensibili”.

C'è una soluzione a questo problema?
“Sì, si possono usare i lubrificanti oculari, per allontanare l'eventuale elemento arrivato negli occhi. In questo modo lo espelliamo".

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Ultimo aggiornamento: 21:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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