Crolla l’età per sottoporsi al minilifting composito, che adesso attrae anche il sesso maschile.
«“Il minilifting composito è una tecnica di lifting facciale rivoluzionaria meno invasiva e più duratura di un lifting classico con rischi di complicanze ridotti e un recupero più rapido. Le zone interessate sono collo, guancia e zigomo, l’esposizione dei tessuti è minima. Si effettua una sola piccola incisione davanti al padiglione auricolare e si procede a uno scollamento di 5-6 cm del sottocute. Da qui si fa ingresso nei piani profondi e si riposizionano i tessuti verso l’alto. La cicatrice è piccola, quasi invisibile. L’operazione viene eseguita in anestesia locale con sedazione in regime di day hospital. L’intervento dura circa un’ora e il post operatorio è molto veloce, un giorno di bendaggi e dopo sette giorni si rimuovono i punti di sutura. Il risultato è sorprendente, il viso appare ringiovanito di 10 anni».
«Il libro si compone di due grandi parti, una biografica sulla mia vita di chirurgo plastico di periferia con l’hobby per lo yoga, l’evoluzione, la meccanica quantistica, una medico-scientifica sulla chirurgia plastica, con molti aneddoti, informazioni tecniche e curiosità. Lo spunto nasce proprio dalle mie origini, una famiglia della media borghesia della periferia romana, la passione per la fisica quantistica, la cosmologia, le religioni, ma soprattutto l’amore per la medicina e la ricerca, che mi ha condotto a intraprendere la professione di chirurgo plastico da ormai circa 40 anni, oltre all’insegnamento come docente universitario negli ultimi 21 anni. Dunque, nel libro parlo di mio padre, della laurea, la partenza per l’America e le prime esperienze in Italia, la specializzazione. Per poi concentrarmi sugli interventi di chirurgia plastica ed estetica».