Tra Maiorca e la Campania è stata scattata la fotografia che mostra come la variante Delta potrà correre tra i ragazzi che gireranno l’Europa per le vacanze. Una decina di giorni, fa nell’isola più grande delle Baleari, è esploso un cluster che ha pochi precedenti in questa storia della pandemia: 1.800 giovani provenienti da tutta la Spagna, per le vacanze di fine anno scolastico, sono rimasti contagiati a causa di feste e concerti che spesso violavano le regole anti Covid (per usare un eufemismo). Il governatore Vincenzo De Luca ha spiegato che anche due ragazzi campani sono stati trovati positivi alla variante Delta: erano tornati da Maiorca e hanno frequentato gli stessi locali di S’Arenal, sulla spiaggia ai margini di Palma.
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Proprio oggi l’Istituto superiore di sanità pubblicherà i dati sulla diffusione della variante Delta nel nostro Paese.
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Incroci
Però non si può dimenticare che ai turisti britannici è concesso di viaggiare nelle isole Baleari (finite nella lista verde del governo di Johnson). Morale: tra qualche settimana a Ibiza, Maiorca, Minorca e Formentera italiani e britannici si troveranno a frequentare le stesse spiagge, gli stessi bar, le stesse feste, gli stessi ristoranti. Inoltre, la variante Delta sta già correndo non solo nel Regno Unito, ma è già vicina al 60 per cento in Portogallo, al 25 in Croazia, al 20 in Spagna. Sarà un autunno drammatico? Dipende da quanto saremo veloci nelle vaccinazioni, perché le notizie che arrivano da Regno Unito e Israele dimostrano che la variante Delta non è invincibile, ad un aumento notevole dei nuovi casi non corrisponde un analogo incremento di ricoveri e decessi; al contrario la Russia, che è molto indietro con le vaccinazioni, ora ha più di 600 decessi al giorno. Quanti sono ancora gli over 60 non protetti, vale a dire i cittadini delle fasce di età in cui il tasso di letalità, in caso di contagio, è più alto? Genericamente si sa che ci sono ancora 2,6 milioni di persone da convincere a vaccinarsi.
Ma preoccupa anche il numero di chi è ancora fermo alla prima dose, visto che solo la conclusione del percorso vaccinale garantisce una efficacia solida contro la variante Delta. Ieri Ema lo ha ribadito: chi è vaccinato con prima e seconda dose è protetto. In Italia se si sommano coloro che non sono stati vaccinati a coloro che hanno ricevuto una sola iniezione, scopriamo che tra 60 e 69 anni il 51 per cento è ancora a rischio variante Delta, tra 70 e 79 il 42, tra 80 e 89 il 12, sopra i 90 anni l’11. «Anche se - osserva Sileri - in Italia c’è una fetta di popolazione significativa che ha avuto contatto con il virus, magari da asintomatico, e che ha una parziale difesa naturale contro il contagio». La rapida crescita della variante Delta, i segnali che giungono dalla Spagna con il gigantesco focolaio delle vacanze a Maiorca e la prudenza di fronte a un appuntamento delicato come la partita degli Europei hanno convinto il governo ad aspettare a dare il via libera alla riapertura delle discoteche. Se avverrà, sarà comunque legato al green pass, ma con un correttivo, perché non sarà sufficiente la copertura garantita da una sola dose.