Quello accaduto al vaccino AstraZeneca-Oxford «può capitare e poteva anche essere atteso, succede anche con i farmaci, ma non è una bocciatura. Ovvero, se c'è un caso sospetto ci si ferma per capire se è dovuto al prodotto o a situazioni che riguardano i pazienti. Ora bisogna evitare il più possibile di entrare nei piccoli dettagli e aspettare di vedere quando lo studio sulla sperimentazione sarà completo». Lo ha affermato all'Adnkronos Salute Silvio Garattini, presidente dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, commentando la sospensione di tutti i test clinici per il vaccino contro il coronavirus sviluppato da AstraZeneca e dall'Università di Oxford, dopo che un partecipante ha avuto una «sospetta reazione avversa» nel Regno Unito. Lo stop potrà pregiudicare l'intera sperimentazione? «Se c'è qualcosa che non funziona bisogna verificare - risponde Garattini - Quello che dovrebbe rassicurare è che di fronte ad un solo caso sospetto si ferma l'intera sperimentazione. Ricordiamoci che sono 6 i vaccini testati sull'uomo nel mondo, dobbiamo essere fiduciosi».
Non concorda il virologo dell'Università San Raffaele di Milano, Roberto Burioni, in un articolo pubblicato su 'MedicalFacts', il sito di informazione e divulgazione scientifico da lui fondato. «Napoleone Bonaparte diceva 'andate piano, che ho frettà.
Vaccino, Astrazeneca sospende i test. "Seria reazione avversa in un volontario britannico"
AstraZeneca sospende tutti i test clinici sul vaccino per il coronavirus che sta sviluppando con l'Università di Oxford dopo che uno dei partecipanti ha accusato una "seria potenziale reazione avversa". Lo stop temporaneo consente al colosso farmaceutico di esaminare il caso ne rivedere i dati sulla sicurezza.