Vaccino, sprint delle Regioni: nel Lazio dosi senza prenotazioni, open day e vax-tour dalla Sicilia al Veneto

Lunedì 23 Agosto 2021
Vaccino, sprint delle Regioni: nel Lazio dosi senza prenotazioni, open day e vax-tour dalla Sicilia al Veneto

Tra open day, vax tour e hub accessibili anche senza prenotazione si spinge sulla campagna di vaccinazione anti-Covid, dopo il fisiologico rallentamento a cavallo di Ferragosto. Da nord a sud si moltiplicano le iniziative in tutta Italia per raggiungere i più giovani, i ritardatari e soprattutto gli scettici. Nel Lazio, in particolare, dal primo settembre per effettuare la vaccinazione ci si potrà recare direttamente agli hub, anche senza prenotazione, muniti di tessera sanitaria.

Green pass obbligatorio per oltre 3 milioni di lavoratori, ma è scontro sull'uso nelle mense

Vaccino, sprint delle Regioni

L'assessore regionale Alessio D'Amato ha anche lanciato un appello: «Invito chi rientra dalle vacanze a prenotare il vaccino, le disponibilità sono immediate». Mentre proseguono nella regione gli Open day junior, dedicati ai ragazzi dai 12 ai 17 anni, e il 'vax tour' nei comuni del viterbese vicini alla zona in cui si è svolto nei giorni scorsi un mega rave. E a Napoli ripartono alla Fagianeria di Capodimonte gli open day Pfizer per i cittadini residenti in città.

Dopo l'inoculazione si potrà passare il periodo di osservazione in una sala allestita con le riproduzioni dei principali capolavori presenti nel Museo e tutti i vaccinati alla Fagianeria avranno diritto a un biglietto di ingresso ridotto al museo. A partire da dopodomani ci saranno, inoltre, quattro giornate dedicate al personale scolastico e agli studenti chiamate «W la scuola».

 

Anche a Venezia ci saranno quattro 'vax day' per gli studenti universitari, e in particolare per le matricole, organizzati da Ulss 3 e dagli atenei. Mentre a Mondello la vaccinazione sarà "vista mare": in programma sabato un'intera giornata dedicata alle somministrazioni a pochi metri dalla spiaggia dei palermitani.

I contagi

Anche perché i dati dei contagi continuano ad essere alti: sono 4.168 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore. Un dato in calo rispetto ai 5.923 di ieri. Quasi raddoppiate, invece, le vittime che sono 44 in un giorno, rispetto alle 23 di ieri. Il tasso di positività è del 4,11%, in aumento rispetto al 3,3% di ieri. Sono 485 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 13 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 45. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3.928, rispetto a ieri sono 158 in più. Dai consueti dati Agenas relativi ad oggi emerge che la Sardegna supera la soglia del 10% prevista dai nuove parametri per il tasso di occupazione delle terapie intensive e tocca l'11% (+1%). Restano invece stabili i parametri della Sicilia al 9% per le intensive e al 19% per i reparti, oltre quindi la soglia del 15% prevista. Scende invece l'occupazione delle rianimazioni in Calabria che, con un -2%, si porta al 5%, fermo il tasso dei reparti al 14%. In Basilicata in rialzo, invece, le aree mediche non critiche all'11% (+1%). Proseguono i controlli sul rispetto delle norme anti-Covid.

I controlli

Solo ieri la polizia ha effettuato controlli su oltre 94mila persone e circa 5.700 attività controllate, sanzionando 10 titolari ed effettuando tre chiusure. Intanto il virologo Andrea Crisanti, parlando del via libera definitivo al vaccino Pfizer da parte dell'Fda (che prima aveva invece garantito un'autorizzazione d'emergenza), ha sottolineato: «apre le porte a provvedimenti di legge che possono indurre all'obbligo della vaccinazione».

Green pass e polemiche

Mentre non si placano le polemiche attorno all'obbligo di Green pass. «È sicuramente uno strumento utile ma le fughe in avanti di certe aziende che abbiamo visto in queste settimane sono assolutamente inaccettabili» ha detto il segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra. Il leader della Lega Matteo Salvini ha invece affermato: «I vaccinati nel continente africano sono il 2% della popolazione. Quindi portiamo in Italia persone che non solo non hanno Green pass, ma proprio non hanno vaccino e poi vanno in giro tranquillamente». Ad intervenire sull'obbligo del certificato verde, in particolare per accedere alle mense delle forze dell'ordine, anche il sindacato dei Carabinieri Unarma. «Continua a risultarci paradossale - ha affermato il segretario generale di Unarma, Antonio Nicolosi - vietare ai soggetti, non possessori della certificazione verde, di accedere alle mense militari quando al contempo si permette alle stesse persone di poter intraprendere il servizio congiuntamente, magari all'interno dello stesso veicolo o dello stesso ufficio».

 

Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci