Vaccino, Pfizer rallenta le consegne: -29% da lunedì. Arcuri: «Ci ripensi o agiremo»

Venerdì 15 Gennaio 2021
Vaccino, Pfizer rallenta le consegne: -29% da lunedì. Arcuri: «Grave, ci ripensi o agiremo»

Allarme consegne dei vaccini anti-Covid targati Pfizer. «Alle 15,38 di oggi - ha detto il commissario Domenico Arcuri - la Pfizer ha comunicato unilateralmente che a partire da lunedì consegnerà al nostro Paese circa il 29 per cento di fiale di vaccino in meno rispetto alla pianificazione che aveva condiviso con gli uffici del Commissario e, suo tramite, con le Regioni italiane.

Non solo: ha unilateralmente deciso in quali centri di somministrazione del nostro Paese ridurrà le fiale inviate e in quale misura. Analoga comunicazione è pervenuta a tutti i Paesi della Ue. La Pfizer ha altresì annunciato che non può prevedere se queste minori forniture proseguiranno anche nelle prossime settimane, né tantomeno in che misura». Una «scelta grave - ha sottolineato Arcuri - Pfizer riveda i suoi intenti o agiremo».

Le consegne Pfizer nell'Ue subiranno un rallentamento per un periodo che la Germania quantifica in «3-4 settimane» a causa di lavori presso l'impianto in cui vengono prodotti. «Non appena ho saputo del ritardo ho chiamato l'amministratore delegato di Pfizer che mi ha rassicurato che tutte le dosi previste per l'Ue saranno consegnate nel primo trimestre», ha assicurato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. 

Sei ministri della Salute dell'Unione europea hanno indirizzato una lettera alla Commissione europea per esprimere «grave preoccupazione» per i ritardi nella consegna del vaccino contro il coronavirus sviluppato da Pfizer e BioNTech. I ministri di Danimarca, Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania e Svezia definiscono «inaccettabile» la situazione che a loro parere «diminuisce la credibilità del processo di vaccinazione». 

Arcuri: campagna a rischio

Il commissario all'emergenza Arcuri , «preso atto della gravità della comunicazione nonché della sua incredibile tempistica, ha inviato una formale risposta a Pfizer Italia, nella quale esprime il proprio disappunto, indica le possibili conseguenze di una riduzione delle forniture e chiede l'immediato ripristino delle quantità da distribuire nel nostro Paese. Riservandosi, in assenza di risposte, ogni eventuale azione conseguente in tutte le sedi. Il Commissario ha quindi chiesto a Pfizer di rivedere i propri intenti e auspica di non essere costretto a dover tutelare in altro modo il diritto alla salute dei cittadini italiani». 

«L'ipotesi di iniziare la somministrazione del vaccino agli 'over 80', di provvedere alla seconda dose per il personale sanitario e socio sanitario e per gli ospiti delle Rsa, senza la totalità delle dosi necessarie porta quindi un grave nocumento al suo proseguimento. E penalizzare l'Italia è assai più grave, considerando lo sforzo sinora profuso da tutte le Regioni per accelerare l'andamento delle somministrazioni».

Il passaporto europeo

Intanto è in arrivo una sorta di passaporto europeo per i vaccinati. «Quello sul certificato vaccinale - o passaporto vaccinale, come lo chiamano alcuni - è un dibattito in corso a livello europeo», ha dichiarato una portavoce della Commissione Ue nella conferenza stampa quotidiana. «La discussione è su come si possa utilizzare questo certificato per accedere ad eventuali servizi o viaggi ed è una questione politica e giuridica, non medica, che dovranno affrontare gli Stati membri a livello Ue», ha aggiunto. Non è escluso che sarà uno dei temi del videosummit del Consiglio europeo sulla lotta al Covid in programma per il 21 gennaio.

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Certificato nel Lazio

«Noi da febbraio daremo il certificato vaccinale, dopo la seconda dose, che sarà scaricabile sull'anagrafe vaccinale con accesso attraverso Spid. E sarà una modalità per dichiarare che si è fatta la vaccinazione, qualora sia necessario. Questa modalità varrà per tutti, non solo per gli over 80». Lo afferma l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato. «Non è una novità, perché anche i bambini hanno il certificato dei vaccini - ha aggiunto -. E' diversa la modalità, anziché richiederlo alla Asl lo puoi scaricare. Poi sarà il Governo o il Parlamento a decidere se con questo certificato puoi andare al cinema o a teatro».

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Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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