Vaccino, dosi difficili da trasportare: la cura Pfizer è fragile. E all’Italia manca un piano

Mercoledì 11 Novembre 2020 di Mauro Evangelisti
Vaccino, dosi difficili da trasportare: la cura Pfizer è fragile. E all’Italia manca un piano
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«L’ultimo dato parla di 580 morti in 24 ore. Provate a immaginare cosa succederà, di questo passo, a gennaio-febbraio, quando arriveranno le prime dosi del vaccino. Quali aspettative ci saranno? Per organizzare la distribuzione servirà l’Esercito, ci sarà un problema di sicurezza, perché ci sarà la corsa a proteggersi con il vaccino». A parlare è una fonte vicina al governo. Guarda a ciò che potrà accadere quando, nei primi mesi del 2021 (come ha confermato ieri il professor Franco Locatelli del Comitato tecnico scientifico) saranno disponibili le prime dosi del vaccino anti Covid-19.

I sondaggi raccontano la diffidenza degli italiani rispetto a questo strumento, ma una cosa è essere titubanti a vaccinarsi contro l’influenza, un’altra avere la possibilità di immunizzarsi contro una malattia che ogni giorno uccide 500-600 persone e ne manda in terapia intensiva 200-300 (potrebbe essere questo lo scenario a gennaio).

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Serve, e serve subito perché il 2020 sta finendo, un piano che arruoli il personale, decida quali strutture si utilizzano, quali edifici, quali celle frigorifere, quante persone si vaccineranno ogni giorno, chi deve farlo per primo e chi per secondo. Ha senso preparare la macchina organizzativa, visto che ancora non esiste un vaccino approvato? Sì, perché la produzione è cominciata e nazioni come Regno Unito e Germania si stanno già organizzando. «Bisogna partire al più presto con un piano - si limita a dire Agostino Miozzo, coordinatore del Cts - perché vaccinare milioni di persone in pochi mesi è una operazione che non è mai avvenuta».

Per capire: per il vaccino anti influenzale la macchina organizzativa è già in crisi e si parla solo di 16 milioni di dosi. Ma contro Sars-CoV-2 i vaccini da somministrare saranno il triplo. Con difficoltà logistiche inedite, perché uno dei vaccini in arrivo (Pfizer-BioNTech) deve essere conservato a una temperatura inferiore a meno 70 gradi. Spiega la Bbc a proposito del Regno Unito: «Il segretario alla Salute Matt Hancock ha parlato della “mastodontica operazione logistica” del trasporto del vaccino Pfizer-BioNTech dal punto di fabbricazione al braccio del paziente. Non può essere rimosso da una temperatura di -70 gradi più di quattro volte. E quella temperatura è circa quattro volte più fredda del congelatore medio». Sarà distribuito, via terra e via aereo, dai centri di logistici in Germania, Belgio e Usa.

Una volta scongelato il vaccino non può attendere più di cinque ore. Discorso differente per l’altro vaccino, molto promettente, per il quale la fase 3 terminerà tra due-tre settimane e l’autorizzazione potrebbe arrivare a gennaio: è quello che mette insieme Oxford, Irbm e AstraZeneca. Può essere conservato in un normale frigorifero, dunque con minori problemi logistici. Bene, ma allora quale vaccino sarà somministrato agli italiani? Ad oggi, bisognerebbe rispondere: non lo sappiamo.

Nessuno dei 9 vaccini in fase 3 (tra questi appunto Pfizer e AstraZeneca) è stato validato dalle autorità regolatorie. Nella pratica è probabile che l’Italia ricorra a entrambi i due più promettenti, Pfizer e AstraZeneca. Se per il secondo c’è già un accordo, siglato per tempo che assegna all’Italia 70 milioni di dosi, per quello di Pfizer l’Unione europea firmerà oggi un contratto per un primo lotto di 200 milioni (ma alla fine saranno 300); 27 milioni di dosi per l’Italia. Dal punto di vista organizzativo, si potrebbe puntare su quello di AstraZeneca in aree in cui non è possibile garantire strutture di conservazione sofisticate come quelle necessarie per il vaccino Pfizer. A che punto è il piano italiano? «C’è un gruppo di lavoro insediato il 4 novembre con 15 esperti - spiegano al Ministero della Salute - che si dovranno occupare di tutto il piano, dal trasporto alla conservazione, fino all’arrivo ai medici che lo somministreranno».
 

Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 15:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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