«In considerazione della grave emergenza sanitaria, economica e sociale che il nostro Paese sta vivendo, in vista della fortissima urgenza di portare supporto immediato ai Medici, agli Infermieri, alle Forze dell’Ordine, alle Istituzioni ed a tutta la Comunità, risulta quanto mai evidente l’importanza di attivare, in coesione e sinergia fra pubblico e privato, ogni forma di servizio medico assistenziale, diagnostico e di profilassi, incluso la campagna vaccinale anti Covid19, recentemente avviata dal Ministero della Salute». Con queste parole arriva l'appello di Mariastella Giorlandino, amministratore Unico Reti Artemisia Lab, diretto alle istituzioni per unire le forze pubbliche e private nella lotta al Covid.
«Per questa ragione mi impegno con assiduità, ogni giorno, cercando di abbattere e superare le barriere della burocrazia, assistita dal buon senso, dallo spirito di solidarietà e di intraprendenza al meglio, affinché anche le strutture sanitarie private, accreditate e certificate, come i Centri delle Reti Artemisia Lab, possano fare la loro parte» continua la manager.
IL TEMA DEL VACCINO
«Da operatori del settore, consapevoli delle reali necessità quotidiane, riteniamo che le strutture sanitarie private consolidate, siano pronte e disponibili ad accogliere la cittadinanza e ad effettuare i vaccini in ottemperanza alla normativa vigente: attraverso un sistema di accoglienza, somministrazione del vaccino e controllo post-esposizione programmato e disciplinato da regole gestionali condivise, possiamo rappresentare un complesso solido di presidi sanitari alternativi, efficaci coadiutori delle azioni di intervento sul territorio.
Virus altre 7000 dosi di vaccino, ma l'assessore furioso:«Consegne lente»
Apre i lavori dell’ultimo appuntamento con il congresso FAD - Covid19 la Dottoressa Mariastella Giorlandino.#COVID19 #Onlus pic.twitter.com/LteU5s7H5i
— Associazione Artemisia Onlus (@ArtemisiaOnlus) June 25, 2020
«UNA SCELTA STRATEGICA»
«I sistemi di somministrazione del vaccino, per essere efficaci, debbono rispondere ai requisiti di sicurezza, funzionalità, rapidità, globalità e ripetibilità nel tempo. Per questo riteniamo sarebbe strategica la scelta, da parte delle Regioni, di coinvolgere le strutture sanitarie private nella campagna vaccinale della popolazione. Rappresenterebbe un significativo passo in avanti per accelerare la risoluzione di una situazione che ci vede ancora in profonda crisi: l’obettivo dell’immunizzazione globale dal virus e di protezione nel tempo potrebbe essere raggiunto molto più rapidamente, più diffusamente, più efficientemente, impostando le condizioni di controllo e sicurezza migliori possibili» conclude la Giorlandino.