Il vaccino sperimentale anti-coronavirus elaborato dall'Università di Oxford potrebbe ancora essere disponibile sul mercato «a fine anno o all'inizio del 2021» malgrado la battuta d'arresto della terza fase di test imposta dalla reazione anomala registrata su un paziente. Lo ha affermato Pascal Soriot, amministratore delegato di AstraZeneca, il colosso farmaceutico che se ne è aggiudicato i diritti di produzione, citato dai media britannici. Soriot ha precisato di non poter dire esattamente quando i trial riprenderanno, ma di essere comunque convinto che il progetto resti «in corsa per avere entro quest'anno una data» sulla richiesta di approvazione delle autorità sanitarie.
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I tempi entro i quali il comitato di esperti indipendenti dovrà pronunciarsi, stabilendo se la reazione sospetta registrata in un volontario sia stata determinata dalla inoculazione del vaccino AstraZeneca- Oxford o meno, «possono variare da una settimana a tre mesi».
India, sospesa sperimentazione Covishield
Il Serum Institute of India annuncia che sospenderà in tutta l'India i test clinici del vaccino Covishield, elaborato nei laboratori di Pune in collaborazione con lo Jenner Institute dell'Università di Oxford e la farmaceutica AstraZeneca. Ieri la Drug Controller of India aveva chiesto al Serum Institute, il più grande produttore di vaccini al mondo, di mettere immediatamente in pausa la sperimentazione dopo che l'Astra Zeneca l'ha bloccata martedì, dopo una grave reazione negativa riscontrata su un volontario. L'Istituto informa che lo stop resterà in vigore in India fino a quando l'AstraZeneca non riprenderà i test e informa che nel Paese, sinora, non è stata registrata alcuna reazione avversa nei volontari.