È cominciato il trial clinico del farmaco ribattezzato "vaccino anti-infarto" dal luminare Eugene Brauwnwal.
A Milano la prima a ricevere il farmaco è stata una donna. «Siamo particolarmente contenti di aver iniziato con un soggetto di sesso femminile perché negli studi clinici le pazienti sono spesso sotto-rappresentate nonostante abbiano un rischio cardiovascolare sovrapponibile a quello degli uomini», ci tengono a dire tre ricercatrici che prendono parte allo studio, Elisabetta Salvioni, Fabiana De Martino e Irene Mattavelli.
Come funziona il vaccino anti-infarto?
Il farmaco ribattezzato "vaccino anti-infarto" ha il compito di abbassare il livello di colesterolo "cattivo" nel sangue. A differenza degli altri farmaci che hanno questo scopo, l'Inclirisan ha dimostrato di avere un'efficacia del 50% sia nei pazienti con malattia cerebrovascolare sia in quelli con malattia polivascolare. È stato definito vaccino perché, a differenza dei suoi "colleghi", va assunto solo due volte all'anno e non tutti i giorni, come gli attuali anti-colesterolo in commercio.
Massimo Mapelli, membro dello staff dello studio al Monzino sottolinea che il farmaco «è una delle innovazioni più importanti in ambito di prevenzione cardiovascolare ed è capostipite di una nuova classe di farmaci anticolesterolo, che agiscono con un meccanismo di silenziamento genico. Si tratta di molecole che interferiscono in modo mirato su specifici target disattivandoli, e dunque, per così dire, mettendoli a tacere. Inclirisan è ancora più interessante perché silenziando una sequenza di RNA messaggero (mRNA) a livello dell'epatocita (cellula del fegato), attraverso una serie di meccanismi a cascata, produce una riduzione molto importante dei valori di colesterolo».
#Monzino: al via studio internazionale Victorion-2P per valutare un innovativo farmaco contro il #colesteroloLDL. Obiettivo: dimostrare se il nuovo farmaco, dimezzando il colesterolo, riduce il rischio di eventi cardiovascolari gravi https://t.co/WxFIB3UwO3#Inclisiran
— C. C. Monzino (@CCMonzino) March 14, 2022
Come si assume?
Inclirisan viene inoculato sottocute e mira all'obiettivo senza diffondersi in diversi punti dell’organismo. È stato valutato che ha una bassa tossicità e provoca effetti collaterali meno gravi rispetto agli altri farmaci. «Un effetto che è ancora più importante nei soggetti più a rischio, come chi ha già sperimentato un evento cardiovascolare ( infarto e ictus). Sono proprio questi i pazienti su cui si focalizza questo studio - osserva Piergiuseppe Agostoni, direttore del Dipartimento di Cardiologia Critica e Riabilitativa Monzino - ad oggi infatti, pur avendo a disposizione un'ampia gamma di farmaci anticolesterolo, tra cui le note statine, i target di LDL-C desiderabili per ridurre il rischio di recidive sono spesso difficili da ottenere».