Trapianto cornea: quei bambini che tornano a vedere grazie ai donatori. In Veneto c'è la banca degli occhi: come funziona

Nel corso dell'ultimo anno sono stati processati 5.885 tessuti oculari grazie al dono di 3.001 donatori, pari al +6,4% rispetto al 2021 e al 37,8% di tutte le cornee raccolte nel 2022 a livello nazionale

Mercoledì 22 Febbraio 2023
Trapianto cornea: i bambini che tornano a vedere grazie ai donatori. In Veneto c'è la banca degli occhi: come funziona

Bambini, neonati, che tornano a riacquisire la vista, a guardare il mondo grazie a un trapianto di cornea. L'ultima volta è accaduto meno di un mese fa: due piccoli pazienti hanno ricevuto un trapianto di cornea all'età rispettivamente di sei e nove mesi, entrambi affetti da Anomalia di Peters, una rara malformazione congenita dell'occhio, che colpisce solo un caso su un milione e provoca l'opacità della cornea. I due interventi, effettuati presso una struttura ospedaliera emiliana, hanno richiesto due tessuti donati in Veneto e selezionati da Fondazione Banca degli Occhi del Veneto tra quelli con caratteristiche biologiche adatte. A permettere di salvare la vista ai due piccolissimi pazienti, dunque, oltre al progresso delle tecniche e all'abilità del chirurgo, c'è stato anche il gesto di un donatore adulto proveniente dal Veneto. Il dato straordinario è che l'invio di tessuti oculari per trapianti così rari e delicati si è ripetuto, nel 2022, per ben undici volte.

I bimbi che riacquisiscono il senso della vista

Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, centro di riferimento per la raccolta e l'invio di tessuti oculari di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Trento, nel corso del 2022 ha inviato sei cornee in ospedali del Veneto, quattro fuori regione e una cornea a Liverpool, nel Regno Unito, per interventi tutti destinati a pazienti sotto l'anno di vita, affetti per lo più da glaucomi congeniti, ulcere e traumi.

«Questi bambini hanno una speranza di crescere con un apparato visivo funzionante, grazie ai passi avanti effettuati dalla chirurgia e grazie al sì, nel 2022, di tremila donatori» afferma il Direttore Sanitario di Fondazione Banca degli Occhi, Diego Ponzin. «Fondamentale, in questi casi, è stata la possibilità di selezionare tessuti corneali provenienti da donatori adulti, in alcuni casi anche di età piuttosto avanzata, ma dotati di caratteristiche adatte. Un segnale che speriamo possa offrire conforto non solo alle famiglie dei piccoli pazienti ma anche a quelle di molti donatori - continua -. È importante ribadire che il gesto della donazione di cornee può dare speranza a migliaia di malati, e permettere risultati importanti. Allo stesso tempo è fondamentale l'abilità del chirurgo e la tempestività dell'intervento: solo sottoponendosi ad un trapianto nel corso dei primi mesi di vita il bambino può sviluppare adeguatamente le proprie funzioni cerebrali legate alla visione».

Tessuti oculari custoditi dalla Banca degli occhi, i numeri

Il caso dei piccoli pazienti è però solo un aspetto dell'andamento più che positivo che ha coinvolto l'intera Rete regionale trapianti del Veneto e, nello specifico, l'attività della Banca degli Occhi. Nel corso dell'ultimo anno, nella sede situata presso il Padiglione Rama di Mestre, sono stati processati 5.885 tessuti oculari grazie al dono di 3.001 donatori, pari al +6,4% rispetto al 2021 e al 37,8% di tutte le cornee raccolte nel 2022 a livello nazionale.

Sul fronte dei trapianti, sono stati distribuiti 4.286 tessuti oculari in Italia, di cui 1.782 in Veneto, altri 918 tessuti in paesi europei come Portogallo, Inghilterra e Germania, 66 in Africa (in particolare in strutture convenzionate in Sudafrica e Kenya) e 1 in Asia. 

Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 08:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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