Quattro bambini sono morti nell'ultimo mese nel Regno Unito dopo aver contratto lo streptococco di gruppo A. Si tratta di dati «insolitamente alti», riferiscono i medici birtannici, che coincidono con il ritorno a scuola dei bambini a settembre. Si teme, per tanto, che possa essere in corso una vera e propria epidemia del batterio che, fra i vari sintomi, provoca anche la scarlattina.
Ma cosa sta succedendo? Una delle ipotesi più accreditate riguarda anche il Covid: secondo esperti citati dalla stampa inglese, il lockdown e le mascherine potrebbero aver indebolito le difese dei bambini nei confronti dello streptococco, in quanto meno abituati ad affrontare questo tipo di batteri.
Streptococco, scarlattina fra i sintomi dell'infezione
I sintomi dell'infezione da streptococco sono generalmente lievi: includono febbre alta, dolori muscolari, vomito e mal di gola, ma anche scarlattina. La tendenza osservata in Gran Bretagna suggerisce, però, che le forme gravi sono in aumento, alzando anche il rischio di mortalità: dall'inizio dell'anno 6 bambini sono deceduti a causa del virus, di cui 4 solo nell'ultimo mese. Lo streptococco - secondo il report dell'Agenzia per la sicurezza sanitaria - ha colpito 851 persone solo negli ultimi sette giorni, rispetto alla media settimanale registrata negli anni precedenti di 186 casi.
«La scarlattina è solitamente una malattia lieve, ma è altamente contagiosa», hanno avvertito le autorità. «Pertanto - si legge nella nota diramata - fate attenzione ai sintomi nel vostro bambino se includono mal di gola, mal di testa e febbre, insieme a un'eruzione cutanea fine, rosata o rossa con una sensazione di "carta vetrata"».
Il contagio
Avviene attraverso la diffusione delle goccioline respiratorie o il contatto con oggetti contaminati.
I sintomi
Mal di gola, anche con dolore nel deglutire, e poi febbre, mal di testa, dolori addominali, patina biancastra sulla lingua. Poi nel giro di due tre giorni compaiono sulle pelle, a partire dal collo, puntini e chiazze rossastre che scompaiono nel giro di una settimana, dieci giorni.
La diagnosi
Avviene attraverso un tampone faringeo.
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