Quarantena solo per positivi e no vax? Bassetti: «Cambiamo le regole, chi è vaccinato ha poco più di un raffreddore»

Lunedì 27 Dicembre 2021
Quarantena solo per positivi e no vax? Bassetti: «Cambiamo le regole, chi è vaccinato ha poco più di un raffreddore»

Basta con la quarantena delle persone entrate in contatto con un positivo. E' quanto suggerisce Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive dell'area metropolitana genovese. «Abbiamo oltre 50mila casi al giorno - dice al Secolo XIX -  diventeranno molti di più, finiamola con il tracciamento e le quarantene dei contatti.

Chi è malato deve stare a casa e dobbiamo finire con il tracciamento. Non possiamo continuare a mettere in quarantena e in isolamento forzato decine di persone (i contatti) per ogni tampone positivo».

«Deve cambiare tutto, non possiamo contrastare il Covid di dicembre 2021 con gli strumenti normativi del dicembre 2020 - dice - più dell'80% degli italiani è vaccinato e per loro il Covid, oggi, è poco più che un brutto raffreddore».

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Le regole

Ad oggi va in quarantena solo chi ha avuto "contatti stretti" (la definizione è del governo) con un contagiato. Il ministero della Salute ha fissato regole chiarissime: chi è stato vicino a un contagiato deve stare in quarantena per 7 giorni se è stato vaccinato con la seconda dose e 10 giorni in tutti gli altri casi. Trascorso questo periodo è necessario eseguire un test molecolare o anti-genico per poter tornare al lavoro o comunque uscire di casa senza restrizioni.

«Oggi», con Omicron che corre e i contagi Covid che si moltiplicano, «avere in quarantena tutti i contatti» delle persone positive «significa veramente chiudere la società e il mondo lavorativo. Non credo che possiamo permettercelo», ammonisce la microbiologa Maria Rita Gismondo, convinta che sia «necessario rivedere i protocolli come stanno facendo per esempio in Sudafrica». È tanto più necessario anche pensando che, a un anno dalla prima vaccinazione nel V-Day del 27 dicembre 2020, «la situazione attuale è assolutamente diversa da quella che abbiamo vissuto negli ultimi 2 anni», sottolinea all'Adnkronos Salute la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano. «Peraltro - aggiunge - finalmente il virus si sta mostrando sempre più in una patologia molto attenuata, se non addirittura asintomatica».

Cosa deve fare chi ha avuto un "contatto stretto" ma è negativo a un primo test?

La quarantena non si può evitare. Tutti coloro che sono venuti a contatto con un positivo devono fermarsi anche se a distanza di 24 o 48 ore fanno un tampone che dà esito negativo. Il test valido per uscire dalla quarantena si può fare dopo 7 giorni (per i vaccinati con due dosi) o dopo 10 per tutti gli altri.

Ultimo aggiornamento: 13:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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