Prenotazione vaccino anti-Covid, chi può farlo: le procedure nel Lazio, Abruzzo, Marche, Campania e Sicilia

Lunedì 1 Marzo 2021 di Claudia Guasco
Prenotazione vaccino anti-Covid, chi può farlo: le procedure nel Lazio, Abruzzo, Marche, Campania e Sicilia

L’obiettivo è procedere fino a un ritmo di 500 mila dosi al giorno già nel mese di aprile, quando arriveranno anche le prime dosi di Johnson&Johnson non appena avrà il via libera dell’Ema, l’autorità regolatoria europea, e dell’Aifa, l’agenzia italiana. Al momento la campagna vaccinale italiana si basa su tre sieri: Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Poi toccherà alla Johnson&Jonhson, quindi sarà la volta di Novavax, Curevac, dello Sputnik non appena saranno valutati dati e sito di produzione, ed eventualmente uno dei vaccini cinesi. Ora, afferma il responsabile terapie e vaccini dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), Marco Cavaleri, «bisogna cercare di vaccinare con tutto quello che abbiamo a disposizione e che è approvato, soprattutto le persone più fragili».

Ecco come vaccinarsi e le procedure da seguire per accedere alla profilassi.

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Lazio, basta la tessera sanitaria

Il Lazio ha superato il traguardo delle 422 mila dosi somministrate, con 112 mila iniezioni agli over 80. «Siamo la regione che ha vaccinato più, è prioritario mettere in sicurezza anziani», afferma l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato. Da giovedì 4 marzo partiranno le prenotazioni per i soggetti estremamente vulnerabili, individuati dal piano strategico del ministero della Salute, che ancora non sono stati programmati dalle strutture dove sono in carico. La prenotazione potrà essere effettuata sul portale della Regione Lazio “Prenota vaccino covid”. Per registrarsi sarà necessario il codice esenzione per patologia e la tessera sanitaria, comunica l’Unità di crisi Covid-19 regionale. Intanto nel Lazio proseguono le prenotazioni dei vaccini per classi di età e da venerdì 5 marzo sarà il turno dei cittadini di 79 e 78 anni (nati nel 1942 e 1943, anche coloro che compiono gli anni nell’anno solare). Per la registrazione è necessaria la sola tessera sanitaria. Da lunedì 8 marzo sarà possibile, oltre che dal proprio medico di medicina generale, prenotare il siero per le classi d’età 65 anni e 64 anni (nati 1956 e 1957). Anche in questo caso basta la tessera sanitaria. Considerate le dosi attualmente disponibili, le prenotazioni potranno essere programmate anche dopo un mese.

I tempi e procedure

«Uno dei problemi cruciali è il razionamento delle dosi: non ne abbiamo abbastanza», spiega l’infettivologo Stefano Vella, dell’Università Cattolica di Roma. Secondo gli esperti, con il vaccino AstraZeneca è possibile somministrare una dose e procedere con la seconda anche dopo tre mesi; non ci sono invece dati sufficienti per fare altrettanto con i vaccini a mRna, come quelli di Pfizer/BioNTech e Moderna, e la seconda dose si può ritardare fino a sei settimane. Secondo il Piano vaccini, spetta alle singole Regioni mettere a disposizione dei cittadini le piattaforme per gestire la profilassi, le prenotazioni e i richiami. Al momento, soltanto i cittadini over 80 e i destinatari del vaccino AstraZeneca, come insegnanti, personale scolastico e forze dell’ordine, hanno accesso alle prenotazioni. Che tuttavia costituiscono, nella maggior parte dei casi, la manifestazione dell’interesse a ricevere la somministrazione. Il vaccino infatti non è obbligatorio, ma i cittadini possono scegliere se effettuarlo o meno, comunicando tutti i dati necessari per poter snellire le accettazioni.

Vediamo nel dettaglio come si procede.

Nel Lazio si accede tramite il sito della Regione e si inserisce il proprio codice fiscale. Una volta scelto il giorno, è possibile anche indicare una fascia oraria (non si può indicare l’ora precisa) e il luogo nel quale si preferisce ricevere la prima dose. Nel momento in cui si effettua la registrazione, inoltre, viene prenotata in automatico anche la somministrazione della seconda dose, da effettuare nella medesima sede in cui è stata iniettata la prima. A 72 ore di distanza dal primo appuntamento, infine, un sms ricorderà la data, l’ora e il luogo della somministrazione. Non è necessario avere lo SPID per effettuare la prenotazione e si può delegare un familiare qualora in possesso del codice fiscale della persona interessata. Non serve la prescrizione del medico, ma in alternativa alla prenotazione online è possibile richiedere al medico la somministrazione del vaccino. In questo caso, dunque, la prenotazione viene gestita dal medico e la somministrazione avviene nel suo studio. La Regione Lazio ha messo a disposizione anche un numero verde al quale rivolgersi in caso di assistenza per la prenotazione o in caso di disdetta dell’appuntamento: il numero è 06 164 161 841, attivo dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30 e il sabato dalle 7.30 alle 13.00.

Procedura differente in Abruzzo che, come la Sicilia, ha deciso di sfruttare la piattaforma di Poste Italiane per gestire le prenotazioni dei vaccini per gli over 80. Non si tratterà, quindi, di scegliere una data e un orario della somministrazione, piuttosto di indicare la volontà di ricevere il vaccino. Sul sito dedicato a questo link, infatti, occorre inserire il proprio codice fiscale e la tessera sanitaria: solo successivamente si riceveranno ulteriori indicazioni dalle Asl di riferimento. La Campania è stata tra le prime Regioni italiane ad aprire le prenotazioni della profilassi per i cittadini con più di 80 anni. Per farlo occorre connettersi al sito web dedicato e inserire il proprio codice fiscale e il numero di tessera sanitaria, insieme ai recapiti e-mail e telefonico. In Umbria dal 12 febbraio per i cittadini over 80 è possibile prenotare la propria dose di vaccino direttamente online, vistando il sito del Cup, oppure tramite l’applicazione IO. All’atto della prenotazione verranno fissati la data e l’orario dell’appuntamento, oltre alla definizione delle sede presso la quale verrà effettuata la prenotazione. Prima di presentarsi per la somministrazione del vaccino sarà necessario scaricare il modulo relativo al trattamento dei dati personali e al consenso informato disponibile sul portale dedicato. La Regione sta valutando anche la possibilità di rivolgersi al medico di medicina generale, alle farmacie o a un numero verde per effettuare le prenotazioni.

Ultimo aggiornamento: 17:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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