Omicron, ecco le due nuove varianti sorelle BA.4 e BA5. Oms: «Mutazioni aggiuntive»

L'Organizzazione mondiale della Sanità sta analizzando i primi dati

Lunedì 11 Aprile 2022
Omicron, ecco le due nuove varianti sorelle BA.4 e BA5. Oms: «Mutazioni aggiuntive»

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che sta monitorando alcune dozzine di casi di due nuove sottovarianti del ceppo Omicron per valutare se sono più infettive o pericolose.

Si tratta delle BA.4 e BA.5, varianti sorelle della variante originale BA.1 Omicron, che si sono aggiunte al suo elenco per il monitoraggio. L'Oms sta già tracciando BA.1 e BA.2 - ora dominanti a livello globale - così come BA.1.1 e BA.3.

Le mutazioni aggiuntive

L'Organizzazione ha affermato di aver iniziato a seguirli a causa delle loro «mutazioni aggiuntive che devono essere ulteriormente studiate per comprendere il loro impatto sul potenziale di fuga immunitaria». I virus mutano continuamente, ma solo alcune mutazioni influenzano la loro capacità di diffondersi o eludere l'immunità precedente da vaccinazione o infezione, o la gravità della malattia che causano. Ad esempio, BA.2 ora rappresenta quasi il 94% di tutti i casi sequenziati ed è più trasmissibile dei suoi fratelli, ma le prove finora suggeriscono che non è maggiormente probabile che causi malattie gravi.

BA.4 e BA.5: ecco dove sono state rilevate

Secondo l'OMS, solo poche dozzine di casi di BA.4 e BA.5 sono stati segnalati nel database globale GISAID. L'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito ha dichiarato che la scorsa settimana BA.4 è stata rilevata in Sudafrica, Danimarca, Botswana, Scozia e Inghilterra in un periodo compreso dal 10 gennaio al 30 marzo. Tutti i casi di BA.5 erano invece emersi la scorsa settimana in Sudafrica ma lunedì il ministero della salute del Botswana ha dichiarato di aver identificato quattro casi di BA.4 e BA.5, tutti tra persone di età compresa tra 30 e 50 anni che erano state completamente vaccinate e che soffrivano di lievi sintomi.

Ultimo aggiornamento: 19:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci