Il vaccino proteggerebbe dai casi gravi provocati dalla variante B.1.1.529.
Nuova variante dal Sudafrica, cos'è e perché sembra così pericolosa: cosa sappiamo
Le risposte dell'istituto malattie infettive
Il National Institute for Communicable Diseases sudafricano prova a mettere in ordine gli elementi finora noti sulla nuova variante. «Il 22 novembre 2021, abbiamo rilevato un gruppo di virus SARS-CoV-2 correlati in Sud Africa chiamato ceppo B.1.1.529. Tale ceppo B.1.1.529 è stato rilevato nel Gauteng con una frequenza relativamente elevata, con più del 70% di genomi sequenziati (71) da campioni raccolti tra il 14 e il 23 novembre 2021». All'inizio della settimana le autorità sanitarie sudafricane e l'Organizzazione Mondiale della Sanità sono state messe a conoscenza della presenza della nuova variante. Questo nuovo ceppo possiede un numero elevato di mutazioni, alcune osservate in altre varianti, altre nuove.
«Al momento, il lignaggio B.1.1.529 è relativamente distinto dalle varianti C.1.2, Beta e Delta e ha un diverso percorso evolutivo», si legge. Come queste mutazioni possano ripercuotersi sulle caratteristiche del virus non è ancora chiaro. L'istituto sudafricano al momento non si sbilancia: «Siamo cauti riguardo alle implicazioni, mentre raccogliamo più dati per comprendere questo lignaggio», scrive. «Sulla base della nostra comprensione delle mutazioni in questo lignaggio, è probabile una fuga immunitaria parziale, ma è probabile che i vaccini offriranno ancora alti livelli di protezione contro il ricovero e la morte».
I dubbi degli esperti
Gli esperti però frenano. Secondo una virologa dell'Università del Witwatersrand a Johannesburg che interviene su Nature sono necessarie circa due settimane per capire se e fino a che punto la nuova variante B.1.1.529 del virus SarsCoV2 è in grado di sfuggire agli anticorpi generati dai vaccini anti Covid, così come alle difese dovute all'attivazione delle cellule T del sistema immunitario. Al momento non è chiaro nemmeno se questa variante sia più trasmissibile della Delta. Le notizie finora disponibili riguardano alcuni casi di reinfezioni e di casi in individui vaccinati, ha detto ancora ricordando che i vaccini utilizzati in Sud Africa sono quelli di Johnson & Johnson, Pfizer-BioNtech or Oxford-AstraZeneca. Tuttavia «in questa fase - rileva - è troppo presto per dire qualcosa».
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