Nuova variante dal Sudafrica, cos'è e perché sembra così pericolosa: cosa sappiamo

Venerdì 26 Novembre 2021 di Lorena Loiacono
Nuova variante dal Sudafrica, cos'è e perché sembra così pericolosa

Potrebbe essere più contagiosa di Delta, adesso è la nuova variante sudafricana a far alzare l'allerta è stata denominata scientificamente B.1.1.529.

A breve le verrà assegnata una lettera dell'alfabeto, come già accaduto per le varianti più diffuse, per evitare di identificare e discriminare un Paese legandone il nome ad una pericolosa variante. Non solo, gli esperti stanno verificando anche la capacità della nuova variante di superare la barriera immunitaria raggiunta finora anche grazie ai vaccini.

Nuova variante, perché sembra così contagiosa

La variante sudafricana farà infatti parlare di sé, probabilmente, visto che sta dimostrando una capacità tutta da analizzare. La sua forza infatti potrebbe essere proprio nelle sue diverse sfaccettature: la variante sudafricana presenta infatti 32 mutazioni diverse, la paura e che possano essere in grado tutte o in parte di contrastare gli anticorpi.

 

L'allarme partito dal Sudafrica

Gli ospedali sudafricani hanno rilevato un'anomala impennata di contagi, fino a dieci volte rispetto all'inizio del mese di novembre e questa crescita esponenziale potrebbe dipendere proprio dalla capacità della variante che può contare su 32 mutazioni diverse. Basti pensare che in Sudafrica, mercoledì scorso, i contagi hanno raggiunto quota 1.200 nelle 24 ore, rispetto alle 106 di inizio mese. A confermare il dilagare della variante è stato iI Ministro della sanità sudafricano, Joe Phaahla, che ha espresso sulla variante «seria preoccupazione: una grave minaccia».

Pochi vaccinati in Sudafrica

Purtroppo il Sudafrica non può contare su una buona copertura vaccinale visto che la somministrazione, per ora, ha raggiunto solo il 28% della popolazione. Ed è proprio questo il motivo per cui l'Organizzazione mondiale della sanità chiede, dall'inizio delle campagne vaccinali, di raggiungere anche i Paesi i via di sviluppo per non consentire il proliferare di nuove varianti.

Caccia alla nuova variante con il molecolare

Un punto a favore della scienza internazionale sta nel fatto che la variate sudafricana, pur nelle sue 32 mutazioni, viene individuata facilmente con un test molecolare. Primo caso è stato rintracciato in Israele, come riporta il Jerusalem Post, e riguarda un uomo tornato da un viaggio in Malawi. Ma sono sotto osservazione anche altri due casi, già sequenziati geneticamente, che potrebbero essere ricondotti alla nuova variante B.1.1.529: le autorità sanitarie sono in attesa dei risultati.

Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 09:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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