Mis-C, la sindrome post Covid che colpisce i bambini. L'allarme dei pediatri

Lunedì 15 Novembre 2021
Mis-C, la sindrome post Covid che colpisce i bambini. L'allarme dei pediatri

L’allarme è scattato nell’ultimo anno  per il numero crescente di ricoveri. In Veneto, dove, i contagi per il virus non hanno dato tregua nell’ultima settimana (con un lieve calo nel week end) e si contano 15.922 i positiv, sono stati ricoverati in 46: giovani e giovanissimi ai quali è stata diagnosticata la Mis-C, sindrome infiammatoria multisistemica. Un nuovo acronimo con il quale rischiamo di acquisire una tragica familiarità, linguistica e non soltanto. La patologia post Covid, individuata per la prima volta nel Regno Unito nel 2020, colpisce soprattutto giovani e in particolare bambini e insorge dopo alcune settimane (mediamente tra due e sei) dal contagio da Coronavirus, anche in forma lieve.

Nella primavera del 2020, anche dall’ospedale Gaslini di Genova era partita una lettera, indirizzata a 11mila pediatria iscritti alla Società italiana di pediatria, per allertarli e segnalare la nuova sindrome, individuandone i tempi di insorgenza e i sintomi: febbre, eruzioni cutanee, disturbi intestinali e infiammazione degli organi interni.

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CONSEGUENZA DEL COVID
La correlazione con l’infezione da Covid-19 è dovuta al legame temporale. I casi diagnosticati riguardano giovanissimo soggetti che erano risultati positivi al virus alcune settimane prima o avevano una forte carica di anticorpi, rilevaio con test sierologico. O, ancora, avevano avuto contatti molto recenti con persone affette da Coronavirus. 

SINTOMI 
Febbre elevata, sintomi gastrointestinali (dolore addominale, nausea e vomito), sofferenza miocardica con insufficienza cardiaca, ipotensione e shock, e alterazioni neurologiche (meningite asettica ed encefalite) sono i sintomi rilevati al Gaslini sui giovani pazienti ai quali è stata diagnosticata la Mis-C. Ma oltre a queste manifestazioni cliniche -  ha chiarito una nota dell’Ospedale - molti bambini sviluppano alcuni dei segni e sintomi tipici della malattia di Kawasaki (una nota patologia pediatrica caratterizzata da infiammazione dei vasi sanguigni), in particolare eruzione cutanea, congiuntivite e alterazioni della mucosa delle labbra, oltre a dilatazioni (aneurismi) delle arterie coronarie. Non si tratterebbe di un’azione diretta del Covid, ma la sindrome avrebbe una genesi post-infettiva, dovuta a una reazione immunitaria anomala all’infezione virale, in pazienti che avessero una particolare predisposizione genetica.

 

COME SI CURA
La MIS-C è curabile con immunoglobuline per via endovenosa (lo stesso trattamento della malattia di Kawasaki), corticosteroidi a dosaggio elevato e, nei casi più gravi, anakinra (un farmaco biologico ad azione inibitoria nei confronti di una citochina pro-infiammatoria, l’interleuchina-1).

RISCHI PER I BIMBI

Un bambino su sette rischia pesanti conseguenze  causate dall’infezione. La Fda, l’autorità americana del farmaco, ha già autorizzato la vaccinazione degli under 12 con due dosi ridotte di Pfizer, un terzo di quelle riservate agli adulti e un milione di bambini ha già avviato il ciclo. L’Ema potrebbe invece pronunciarsi nelle prossime settimane. I bambini hanno meno probabilità degli adulti di contrarre forme gravi, ma per i 6,5 milioni di pazienti pediatrici, contagiati fino all’inizio di novembre, i pericoli sono stati quelli correlati alle sindromi di long Covid, proprio come la Mis-C che, begli Usa, è stata diagnosticata a 2.316 piccoli. Secondo i calcoli della Fda il vaccino a un milione di under 12 eviterebbe 58mila contagi, 241 ricoveri in reparti normali, 77 in terapia intensiva e un decesso.

Ultimo aggiornamento: 15:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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