Covid, videoforum al Messaggero. Il professor Shahar: «A fine marzo immunità di gregge in Israele»

Venerdì 12 Febbraio 2021 di Mauro Evangelisti
Covid, videoforum al Messaggero. Il professor Shahar: «A fine marzo immunità di gregge in Israele»

«Per la fine marzo avremo raggiunto l’immunità di gregge. E Israele sarà un esempio, un laboratorio, anche per l’Europa: se noi avremo successo con i nostri dati, sarete incoraggiati ad accelerare, a seguire la nostra steategia» ha spiegato il professor Arnon Shahar, responsabile della campagna vaccinale per il Maccabi Healthcare Services che, in collegamento da Tel Aviv, ha partecipato a un videoforum organizzato dal Messaggero.

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Israele sta utilizzando il vaccino di Pfizer e ha già protetto una parte consistente della popolazione.

I numeri, sempre nel corso della videoconferenza, sono stati forniti dall’ambasciatore di Israele in Italia, Dror Eydar, che non ha nascosto la sua sorpresa di fronte a un andamento non altrettanto rapido delle vaccinazioni in Europa: «Israele è tra gli unici Paesi al mondo in cui la questione dei vaccini è stata spinta e gestita dal primo ministro. Benjamin Netanyahu ha parlato più volte con il Ceo di Pfizer dal quale ha ottenuto milioni di vaccini. Abbiamo capito che valeva la pena pagare di più per salvare vite umane. Per ogni vaccino abbiamo pagato più del doppio degli altri». Ancora: «Fino a ieri in Israele erano state somministrate 5.832.000 dosi di vaccino di cui 2,22 milioni come seconda dose. Sono numeri enormi, visto che abbiamo 9,3 milioni di abitanti».

Sull’Europa: «Mi interrogo sul perché l’Europa sia in ritardo sulla vaccinazione. Ci sono state indicate varie ragioni, ma non credo sarebbero state accettate in una situazione di guerra convenzionale. Vi aspettereste che i leader europei ottenessero delle armi in qualsiasi situazione e rapidamente. I mezzi di produzione di Pfizer, come azienda, sono limitati, rispetto alle dimensioni della popolazione mondiale. Allora mi sarei aspettato che i leader dell’Unione europea si rivolgessero al Ceo di Pfizer, spiegandogli lo stato di emergenza nel continente e gli chiedessero la formula di produzione del vaccino, pagandola il doppio e passandola poi a tutti gli stabilimenti farmaceutici d’Europa. Non è complicato. In breve tempo sarebbe possibile produrre milioni di vaccini per tutto il mondo. In Europa migliaia di persone muoiono ogni giorno, non dobbiamo abituarci a questo orrore».

 

In collegamento da Israele, il professor Shahar ha fornito dati incoraggianti sugli effetti collaterali del vaccino Pfizer, in linea con quelli emersi dalla sperimentazione. E sui primi riscontri in termini di riduzione dei ricoveri: «Stiamo vedendo l’efficacia e la sicurezza del vaccino. Abbiamo visto un calo dei contagi. Siamo usciti da poco dal lockdwon, stiamo subendo la nostra terza ondata causata soprattutto dalla variante inglese che è più contagiosa. Stiamo però già vedendo un calo importante dei ricoveri degli over 60, i primi a essere vaccinati. E un calo di morti over 60. Solo lo 0,06 per cento di coloro che hanno ricevuto la seconda dose, di qualsiasi età, sono poi stati comunque contagiati, dunque un numero bassissimo. Un risultato eccezionale. Con il vaccino di Pfizer sembra che riusciamo a fermare la variante inglese. E c’è anche una parziale copertura di quella sud africana». 

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Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 21:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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