Influenza, Covid e virus Rsv: tutti a letto per la tripandemia. Pregliasco: «Superato picco, ma è possibile un rimbalzo»

Le regioni da bollino rosso sono in questo momento Piemonte, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo

Mercoledì 28 Dicembre 2022 di Maria Rita Montebelli
Influenza, Covid e virus Rsv: tutti a letto per la tripandemia. Pregliasco: «Superato picco, ma è possibile un rimbalzo»

A passeggio per il centro o in fila per lo skilift, è tutto un dribblare i virus, tra uno starnuto e un colpo di tosse. E che stiano tutti male, non è solo un'impressione: lo confermano le statistiche e i pronto soccorso al collasso in tutta la Penisola.
Gli esperti avevano ampiamente previsto questo dilagare di sindromi simil-influenzali (o influenzali doc), per il venir meno delle mascherine e per l'affollarsi delle persone (e dei virus) all'interno di negozi, ristoranti e mezzi pubblici.

E anche il nostro sistema immunitario non è troppo performante dopo due anni di sostanziale riposo e quello dei più piccoli, che non si è ancora mai allenato a combattere i virus, è ancora più indifeso.

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Covid, influenza e virus Rsv: tutti a letto per la tripandemia


A complicare le cose c'è il fatto che la stagione delle virosi respiratorie quest'anno è esplosa in anticipo. E così, in tanti hanno dovuto rinunciare almeno ad una parte delle vacanze natalizie e sono a letto con febbre e tosse. Compresi alcuni di quelli che si erano vaccinati contro Covid e influenza. Ciò non sorprende, perché con la stagione fredda sono tanti i virus circolanti, molti di più di quelli che si possono tenere a distanza con le preziose e raccomandatissime vaccinazioni.
La star indiscussa di questo inverno è l'influenza australiana, ma i più fragili devono ancora fare i conti con il Sars CoV-2. Tra i più piccoli, oltre all'influenza, un'altra minaccia viene dal virus respiratorio sinciziale (RSV), un agente molto contagioso che può causare seri problemi all'apparato respiratorio (è uno Pneumovirus), soprattutto nei bimbi sotto i 2 anni, negli anziani e nei soggetti immunocompromessi.

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Il fazzoletto


Per ora tra l'altro non esiste un vaccino anti-RSV. Ma oltre ai protagonisti della tripandemia (influenza, Covid, RSV) a circolare nell'aria, trasportati dalle goccioline emesse con gli starnuti o i colpi di tosse (che andrebbero bloccati con un fazzoletto di carta o dentro l'incavo del gomito), ci sono anche tanti altri virus.
A cominciare dai Rhinovirus (oltre 110 quelli in circolazione) che trovano il loro habitat ideale nei 33 gradi delle nostre narici, per continuare con gli altri Coronavirus (anche il Sars CoV-2 appartiene a questa famiglia) e con un mix di virus un po' più cattivelli, come Adenovirus, Coxsackievirus, Echovirus, Paramyxovirus, Enterovirus.
I mondiali di calcio in Qatar infine sono stati l'occasione per portare in molti Paesi (per ora non in Italia) anche la cosiddetta influenza del cammello, causata dal Mers, un altro Coronavirus.
Tutti questi virus danno sintomi molto simili a quelli dell'influenza (non a caso, il quadro viene definito sindrome simil-influenzale) e cioè febbre o febbricola a esordio improvviso, malessere generale e dolori muscolari, grave spossatezza, cefalea e sintomi respiratori (tosse, mal di gola, respiro affannoso).
Secondo Influnet (il Sistema di sorveglianza integrata dell'Influenza dell'Istituto Superiore di Sanità), subito prima di Natale si è registrata una lieve flessione dei casi di sindrome simil-influenzale, che restano tuttavia molto alti, con un'incidenza pari a 15 casi su mille persone (ma tra i bambini sotto i 5 anni, l'incidenza è di 45,6 casi per mille assistiti).

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La ripresa


«I dati sull'epidemia di influenza confermano un calo complessivo dei casi, quindi, verosimilmente, abbiamo superato un picco importante. Ma è ancora un possibile un rimbalzo», commenta il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'Università Statale di Milano. Le regioni da bollino rosso sono in questo momento Piemonte, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo.

 

Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 09:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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