Influenza a Covid, cosa succede in autunno? La bassissima incidenza dell'influenza registrata lo scorso anno «non deve trarci in inganno. Abbiamo avuto pochissimi casi di malattie respiratorie, raffreddori e problemi respiratori dovuti a batteri perché erano attive tutte le misure anti-Covid, dalla mascherina al lavaggio delle mani, ed erano chiuse molte attività sociali e anche la scuola. Ecco che, se la circolazione del virus è stata ridotta, questo potrebbe essere un boomerang tra un mese», considerando che «una gran fetta della popolazione non ha avuto la malattia ed è scoperta.
Lo evidenzia all'Adnkronos Salute il segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, facendo il punto in vista dell'avvio della campagna antinfluenzale e sulla continuazione di quella anti-Covid, anche con la novità della terza dose. «L'influenza infatti si autolimita tra chi è vaccinato e chi si ammala - spiega Scotti - Quest'anno, visti i pochi casi dell'inverno passato, c'è una grossa fetta che non ha anticorpi residui e potrebbe essere più suscettibile al virus».
Sull'organizzazione della campagna vaccinale antinfluenzale, il segretario della Fimmg evidenzia che «a noi i vaccini vengono consegnati a fine settembre-inizio ottobre; lo scorso anno io li ho avuto il 28 settembre. Avere i vaccini disponibili con una tempistica giusta ci permette di essere pronti a ottobre - precisa - visto che questi vaccini non hanno il problema della conservazione come invece hanno quelli anti-Covid».
«Al momento - rimarca - dobbiamo ancora capire come si strutterà al campagna vaccinale, anche se il linea di massima per la medicina generale parliamo di pazienti cronici e over 60, sperando che la maggior parte di questi siano vaccinati contro il Covid perché chi ha rifiutato questo vaccino dubito farà l'antinfluenzale».