Covid, rischio miocarditi per i contagiati molto più alto rispetto ai vaccinati con Pfizer o Moderna

Sabato 2 Aprile 2022
Covid, rischio miocarditi per i contagiati molto più alto rispetto ai vaccinati con Pfizer o Moderna

Covid, chi è rimasto contagiato corre un rischio maggiore di sviluppare miocarditi e altre infiammazioni cardiache rispetto a chi si è vaccinato. È quanto risulta da un ampio studio pubblicato venerdì dai Centers for Disease Control and Prevention. Il CDC ha rilevato che i rischi di miocardite, pericardite e sindrome infiammatoria multisistemica erano maggiori dopo l’infezione da Covid negli uomini e nelle donne di età pari o superiore a 5 anni.

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Cosa è la miocardite

La miocardite è un’infiammazione del muscolo cardiaco, la pericardite un’infiammazione del rivestimento esterno del cuore. L’infiammazione multisistemica è una condizione associata all’infezione da Covid che colpisce più sistemi di organi. I vaccini di Pfizer e Moderna sono stati associati a un rischio elevato di miocardite e pericardite dopo la seconda dose, in particolare tra i ragazzi di età compresa tra 12 e 17 anni. Tuttavia, anche in questo gruppo il rischio di miocardite e pericardite era maggiore dopo l’infezione da Covid che dopo la vaccinazione, secondo il CDC.

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Le infezioni tra ragazzi

Tra gli adolescenti, il tasso di miocardite o pericardite dopo l’infezione era di almeno 50 casi ogni 100.000 persone, rispetto ad almeno 22 casi su 100.000 dopo la seconda dose di vaccino. Il rischio complessivo di malattie cardiache dopo l’infezione da Covid era fino a 5,6 volte superiore rispetto alla seconda dose di vaccino. Il rischio è risultato fino a 69 volte superiore dopo l’infezione rispetto alla prima dose.

Il CDC ha esaminato le cartelle cliniche elettroniche di oltre 15 milioni di persone di età pari o superiore a 5 anni in 40 sistemi sanitari da gennaio 2021 a gennaio 2022. Gli scienziati hanno studiato il rischio di sviluppare una infiammazione cardiaca dopo l’infezione da Covid rispetto a prima e seconda dose di vaccino Pfizer e Moderna. Lo studio ha escluso le dosi di richiamo dal confronto.

Il rischio complessivo

La seconda dose di Moderna sembra associata a un rischio di miocardite più elevato rispetto a quella di Pfizer, secondo i dati presentati al comitato di esperti di vaccini del CDC a febbraio. Le autorità sanitarie pubbliche dell’Ontario, in Canada, hanno scoperto che il tasso di miocardite era 5 volte più alto per i maschi di età compresa tra 18 e 24 anni dopo una seconda dose di Moderna rispetto a Pfizer. Tuttavia, la stragrande maggioranza delle persone che hanno sviluppato la miocardite dopo la vaccinazione si è ripresa completamente e la maggior parte di loro non ha riportato alcun effetto sulla qualità della vita, secondo un’indagine del CDC sugli operatori sanitari presentata alla riunione di febbraio.

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Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 11:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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