La Regione Lazio estenderà al compimento dei 46 anni il limite d'età per le donne che vogliano accedere alla fecondazione assistita eterologa.
Allo stesso tempo, la nuova norma serve a mettere «un freno agli inaccettabili viaggi fuori Regione o verso le strutture private, nel segno del rispetto della consapevolezza e della libera scelte delle donne e delle famiglie». Così Arianna Pacchiarotti, direttrice del centro di Procreazione medicalmente assistita (Pma) del San Filippo Neri: «In una società che costringe ad avere sempre più tardi il primo figlio, la (precedente, ndr) soglia dei 43 anni per poter accedere alla Pma pesava quanto una spada di Damocle su tante donne, che adesso potranno avere qualche possibilità in più di diventare mamme».