Covid, il professor Cognetti: «La pandemia danneggia gli altri malati, subito un piano Marshall per la sanità»

Martedì 13 Aprile 2021 di Cristiana Mangani
Covid, il professor Cognetti: «La pandemia danneggia gli altri malati, subito un piano Marshall per la sanità»

Un piano Marshall per la sanità italiana: a chiederlo è Francesco Cognetti, presidente della Foce, la Federazione oncologi, cardiologi ed ematologi. In un dossier inviato al Governo, gli esperti tracciano un quadro preoccupante sugli effetti che la pandemia ha causato sullo stato della gestione delle patologie oncoematologiche e cardiologiche durante l'ultimo anno. Viene fotografata una situazione di estremo disagio per le cure no Covid in Italia. «Dopo un anno di emergenza non è stato operato nessun intervento né strutturale, né organizzativo atto a ridurre queste criticità», è scritto nel report.

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E solo nei mesi di marzo-aprile 2020 si sono avute ben 19mila morti no Covid in eccesso.
«Per quel che riguarda la mortalità complessiva osservata dal marzo al dicembre 2020, i dati Istat - viene ancora specificato -, se confrontati con la media della mortalità dello stesso periodo dei 5 anni precedenti, mostrano come si sia verificata una mortalità in eccesso del 21% e cioè valutabile in 108.178 decessi in più». Sono 11 milioni i malati oncologici, ematologici e cardiologici in Italia. Oltre a loro, ci sono tra i 5 e i 6 milioni di persone che ogni anno si sottopongono a screening per la lotta ai tumori.
A causa della diffusione del virus sono stati sono numerosi i danni provocati» dai ritardi e dalle cancellazioni di interventi chirurgici, dall'affollamento «fino all'intasamento» delle terapie intensive, dalla diminuzione dell'afflusso ai pronto soccorso e alle unità intensive cardiologiche. Molti ammalati gravi hanno scelto di evitare le strutture sanitarie per paura dei contagi.

E questo ha provocato anche lo slittamento o la cancellazione del 20-30% dei trattamenti oncologici e uno stop delle attività di screening.


IL PIANO
Una situazione che andrà affrontata con un piano preciso, non appena la pandemia mollerà la sua presa. Ed per questo che il presidente della Confederazione sta insistendo con il governo affinché non si faccia trovare impreparato. «Serve un piano Marshall della sanità italiana - spiega Cognetti- Un piano che possa agire su diversi livelli».
A breve termine Foce lancerà una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini per far riprendere le cure e non abbandonare i piani terapeutici, oltre che un'azione, rivolta alle istituzioni, per recuperare il pregresso, «adottando un impegno straordinario focalizzato sulle patologie croniche per recuperare i mesi perduti». E a seguire - chiarisce sempre il presidente Foce nella lettera inviata al premier Draghi - si chiede la messa in atto di strategie per colmare le lacune strutturali in termini di strutture, maggiori posti letto di degenza ordinaria e terapie intensive, oltre che di maggiore personale.

 


Inoltre, nel piano, Foce sollecita la «completa ristrutturazione della medicina territoriale». La prevenzione, secondo la Confederazione degli specialisti, è centrale: su questo tema si chiede un intervento su quella primaria («un anno di lockdown ha compromesso l'attività fisica e quella sportiva», dice ancora Cognetti), e su quella secondaria («bisogna recuperare gli screening oncologici e le visite cardiologiche», è sempre il presidente Foce a ribadirlo), visto che finora si sono persi più di due milioni di screening oncologici.
Tra le altre attività da promuovere, anche quelle legate all'aderenza alle terapie: «Si calcola - è il contenuto del report - che almeno un 40% di pazienti non seguono adeguatamente quelle prescritte», o che «abbiano saltato o rinviato le visite con gli specialisti, affidandosi al fai da te».
 

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Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 21:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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