Covid, spunta un'altra variante in Sudafrica. Il presidente dei virologi: «Il vaccino rimane efficace»

Martedì 22 Dicembre 2020
Covid, spunta un'altra variante in Sudafrica. Il presidente dei virologi: «non sarà l'unica, prepariamoci»

Non c'è solo la variante inglese di Sars-CoV-2.

In Sudafrica, infatti, è stata annunciata la scoperta della 501.V2 che, dicono da Al Jazeera, sembrerebbe avere una maggiore trasmissibilità. Lo studio sulle varianti è avviato da tempo e gli scienziati stanno cercando di capire i diversi aspetti di questa mutazione. Intanto è "vietato stare fermi a guardare", avverte Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv). 

«Dobbiamo prendere atto che il virus è propenso a mutare e questa variante non sarà l'unica e sola a emergere», spiega in un'intervista all'Adnkronos Salute il presidente dei virologi italiani. «Bisogna tracciare i virus mutanti che inevitabilmente emergeranno in un prossimo futuro - ammonisce - Isolare e sequenziare il genoma virale, anche se costoso, deve diventare un'azione quasi routinaria nei laboratori diagnostici. Per attuare un tale progetto servono fondi ad hoc e una precisa strategia volta a formare una rete di sorveglianza per il coronavirus a livello nazionale o meglio ancora europeo».

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«L'unica paura che dobbiamo avere, qualora si confermasse la forte contagiosità del virus mutante - continua Caruso - è l'incremento nel numero di persone che potrebbero richiedere cure negli ospedali, mettendo ulteriormente in difficoltà il sistema sanitario nazionale».

Al momento, però, secondo il presidente dei virologi italiani «per definire la contagiosità» della variante Gb «bisogna attendere ulteriori studi. Anche se - riconosce - possiamo dire che si è adattata bene all'uomo, essendo stata capace di entrare in competizione, almeno nel Regno Unito, con il virus pandemico che in questo momento domina lo scenario europeo. Un dato interessante che ci viene fornito dai colleghi inglesi è che, nonostante vi sia un aumento della presenza della variante in circolazione nel Regno Unito, questa non sembra associarsi a un aumento del tasso di mortalità per Covid-19. Se confermata - evidenzia lo specialista - questa osservazione lascia pensare che la mutante non sia più letale dell'attuale virus»

IL VACCINO È EFFICACE SULLA VARIANTE INGLESE?

«Penso proprio di sì», ritiene Caruso. «Nessun problema per i test diagnostici», analizza: «Del resto la mutante virale è stata identificata e tracciata con i test molecolari oggi a disposizione». Quanto alla capacità del mutante di sfuggire al vaccino anti-Covid, «bisogna attendere conferme dai ricercatori. La mia personale opinione - puntualizza il numero uno della Società italiana di virologia - è che siccome il vaccino determina una risposta complessa verso tanti frammenti della proteina di superficie Spike, l'uncinò che il virus usa per arpionare e invadere la cellula bersaglio, se anche alcuni anticorpi non dovessero più riconoscere la porzione mutata ne legherebbero tante altre, ottenendo ugualmente il blocco dell'aggancio del virus alla cellula da infettare e quindi la sua neutralizzazione. Più critica - ragiona l'esperto - sarà invece la risposta della variante Gb agli anticorpi monoclonali che oggi vengono proposti come presidio preventivo e terapeutico. Anche in questo caso bisognerà attendere i dati che a breve le ditte produttrici sicuramente forniranno alle agenzie del farmaco».

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VACCINAZIONE DI MASSA UNICA ARMA

«L'approvazione del vaccino Pfizer/BioNTech» contro Covid-19, «e in futuro di altri vaccini» anti Sars-CoV-2, «è una notizia di grande importanza perché dà il via alla vaccinazione di massa: l'unica arma in nostro possesso per mettere la parola fine a questa terribile pandemia» continua Arnaldo Caruso. «Il vaccino è efficace e causa pochi effetti collaterali, non superiori a quelli di qualsiasi altro vaccino oggi in uso», assicura l'esperto, ordinario di Microbiologia e Microbiologia clinica all'università degli Studi di Brescia, direttore del Laboratorio di microbiologia dell'Asst Spedali Civili.

LA NUOVA VARIANTE SUDAFRICANA

Il Sudafrica è sempre più isolato dopo che la nuova variante di coronavirus scoperta, diversa da quella della Gran Bretagna, ha portato al divieto di viaggi nel Paese. Lo riporta Al Jazeera, che ricorda come Israele, Turchia, Germania, Arabia Saudita e Svizzera figurano tra le nazioni che hanno interrotto i collegamenti aerei da e verso il Sudafrica, con una decisione che ha rappresentato un duro colpo per l'industria turistica nazionale all'arrivo dell'estate. Secondo i funzionari sanitari e gli scienziati locali che guidano la strategia contro il virus, la nuova variante - nota come 501.V2 - è dominante tra i recenti contagi confermati nella seconda ondata in atto nel Paese e, come quella britannica, sembra avere una maggiore trasmissibilità. I ricercatori sudafricani stanno studiando se i vaccini contro Covid-19 daranno protezione anche contro il nuovo ceppo. Il Paese conferma a oggi 930.711 casi e 24.907 decessi legati alla pandemia. Si tratta delle cifre più alte del continente africano.

Ultimo aggiornamento: 20:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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