La crescita della curva epidemiologica fa prevedere che nei prossimi 2/3 giorni si debba predisporre un incremento di circa 200 posti letto di terapie intensive da dedicare a pazienti Covid (prevalentemente all’interno degli 18 Hub Covid) e di circa 2.200 posti letto acuti (tra cui un 10–15 % di letti con possibilità di assistenza ventilatoria non invasiva) da distribuire negli Ospedali Hub e non Hub, oltre ad un incremento di circa 1.000 letti sub acuti e di Comunità/Sorveglianza, prevalentemente nelle strutture sanitarie di base.
«La distribuzione della ulteriore disponibilità di letti aggiuntivi Covid, nonostante l’area maggiormente colpita risulti essere attualmente quella metropolitana e aree limitrofe - si legge nella circolare -, deve essere ripartita su tutto il territorio regionale e, a tal fine si chiede alle Ats di adottare ogni possibile iniziativa affinché gli erogatori rispondano favorevolmente e prontamente a questa richiesta programmatoria, ognuno per il ruolo che la propria struttura può e deve svolgere all’interno della rete». Il manager scrive che siccome superato il livello 1, «i pazienti Covid vengono ricoverati non solo nei presidi Hub Covid ma in tutti i presidi della rete regionale, distribuendoli quanto più possibile tra gli stessi in funzione della gravità clinica e del ruolo di ciascun presidio». Tuttavia viene fatta salva la possibilità di individuare Strutture che, per ubicazione o conformazione organizzativa, «possono essere destinate ad ospitare prevalentemente pazienti Covid (anche eventualmente trasferendo/sospendendo temporaneamente funzioni e servizi per acuti, al fine di poter dedicare maggiori spazi alle esigenze specifiche di assistenza di tali pazienti)».