La quarta ondata avanza anche in Italia e «nella peggiore delle ipotesi potremmo arrivare a 30mila casi a Natale». Lo sostiene il virologo Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore Sanitario dell'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, che all'Ansa ha dichiarato: «Nello scenario peggiore, i modelli matematici ci dicono che potremmo arrivare a 30mila casi al giorno nell'arco di tre o 4 settimane se non si attuano interventi di rafforzamento delle misure di prevenzione come incentivare le vaccinazioni, rivedere il green pass adottando il modello 2g - ovvero con un accesso solo ai vaccinati o guariti nei luoghi di ricreazione, ma mantenendo la possibilità del tampone per andare al lavoro - e avere una maggiore consapevolezza del pericolo mantenendo alta l'attenzione sulla limitazione dei contatti».
Pregliasco: «Sì al ritorno in smart working degli statali. Lockdown No vax? Non sarebbe risolutivo»
«Credo che sarà necessario che il governo - ha aggiunto - studi modalità che riducano il numero dei contatti e garantiscano maggiore sicurezza nei movimenti, questo per non tornare indietro».
Pregliasco: «Terza dose a rilento, Natale a rischio»
Le terze dosi per il vaccino anti-Covid «vanno a rilento, attenzione al Natale».
Inoltre, sul modello austriaco, Pregliasco rileva che «questi sono solo contenimenti di contagi, come se chiudessimo e riaprissimo un rubinetto. La situazione non è facile e la decisione è più politica, ma non esiste un manuale perfetto». Alla domanda di istituire un lockdown solo per i non vaccinati durante le feste natalizie, Pregliasco afferma: «Vedremo come andrà la situazione nelle prossime settimane. Credo che vada valutato anche nell'ottica di eventuali ritorni a zone gialle o arancioni. Per ora non ce ne sono, ma alcune Regioni sono a rischio. È tutto da vedere». Quanto infine alla durata del Green pass, «credo che il compromesso giusto possa essere nove mesi, anche per non ingolfare l'organizzazione dei richiami: c'è ancora una protezione residua dopo i sei mesi. Credo che si tratti di tentativi che possano essere profilati al meglio nella speranza della massima accettazione dei cittadini».
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