Frenano i contagi da SarsCov2, ma sono ancora più di 200 i pazienti che ogni giorno entrano in terapia intensiva. Nella settimana tra il 7 e 13 aprile, si è osservata infatti una riduzione del 15,4% dei nuovi casi, un aumento dei decessi del 7,5% rispetto a quella precedente, e un inizio di alleggerimento del carico per gli ospedali. Lo segnala la Fondazione Gimbe nel suo ultimo monitoraggio settimanale.
«I nuovi casi e la loro variazione percentuale continuano a scendere - commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - ma con un bacino di 520 mila casi attualmente positivi è impossibile riprendere il tracciamento dei contatti».
«Sul fronte ospedaliero - aggiunge Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari Gimbe - le curve dei ricoveri con sintomi e delle terapie intensive hanno iniziato una discesa lenta e irregolare. Ma i numeri assoluti restano elevati e in molte Regioni gli ospedali sono ancora in affanno». Infatti, a livello nazionale l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva (39%) e area medica (41%) è ancora superiore alle soglie di allerta (rispettivamente 30% e 40%). In particolare sono 7 le regioni ancora sopra la soglia di allerta per i posti letto di area medica e 13 per le terapie intensive. «Si conferma il calo dei nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva - conclude Marco Mosti, direttore operativo Gimbe - ma ogni giorno la media degli ingressi supera i 200».