Covid Italia, bollettino 3 gennaio: 14.245 casi (3.419 in Veneto) e 347 morti. Oltre 100 mila vaccinati

Domenica 3 Gennaio 2021
Covid Italia, bollettino oggi 3 gennaio: 14.245 contagi (1.709 in Lombardia, 3.419 in Veneto) e 347 morti

La situazione Covid in Italia in base al bollettino del 3 gennaio 2021. Sono 14.245 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Le vittime sono invece 347. Lo rende noto il nuovo bollettino del ministero della Salute. Dopo l'impennata degli ultimi due giorni, torna a scendere il tasso di positività al Covid in Italia, che si attesta al 13,8% rispetto al 17,6% di ieri. Sono stati 102.974 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. È quanto emerge dal nuovo bollettino del ministero della Salute. Continuano ad aumentare i pazienti ricoverati in terapia intensiva per coronavirus in Italia: sono 14 in rispetto a ieri, con 154 nuovi ingressi registrati oggi. Lo rende noto il nuovo bollettino del ministero della Salute. I malati attualmente ricoverati in terapia intensiva sono 2.583, contro i 2.569 di ieri. Nei reparti ci sono invece 23.075 persone, 127 in più di ieri. Aumentano i guariti o dimessi, 14.746, per un totale da inizio pandemia di 1.503.900. Le vittime arrivano invece una quota 75.332.

Intanto è stata superata la soglia delle 100 mila persone vaccinate in Italia: in serata, il numero era pari a 109.454. Il Lazio, con 22.225 vaccinati, è la regione con il più alto numero di vaccinazioni in assoluto ed anche quella con la più alta percentuale di vaccinati (48,5%) sul numero di dosi consegnate (45.805).

Nelle ultime posizioni della classifica è invece collocata la Lombardia che, a fronte di 80.595 dosi ricevute (il numero più alto tra le regioni) ha vaccinato solo 3.085 persone, pari al 3,8%. Meno solo la Calabria (3,5%), la Sardegna (3,0%), il Molise (1,7%).

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Indice Rt sotto 1. È oggi pari a 0,99 in Italia l'indice Rt, che indica quante persone possono essere contagiate da un individuo che ha l'infezione. Lo indicano i calcoli del fisico Roberto Battiston , dell'Università di Trento, un risultato simile a quello fornito dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss). «L'individuazione delle zone rosse, gialle e arancioni parte dal valore dell'indice Rt, ma non considera il grado di sviluppo dell'epidemia sul territorio», osserva Battiston. «Va invece inclusa nella valutazione la quantità dei casi positivi nella regione perché sono i due valori insieme che determinano quanto rapidamente può ripartire l'epidemia con il rischio di saturare il sistema sanitario territoriale».

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Covid bollettino Lazio 3 gennaio: 1.681 contagi (+406), Roma stabile a 700 casi

In Lombardia 1.709 contagi

Con 13.209 tamponi sono 1.709 i nuovi in Lombardia , con il tasso di positività in crescita al 12,9% (ieri 11,9%). Diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva (-2, 489 in totale) e negli altri reparti (-26, 3.267). I nuovi decessi sono 36 per un totale di 25.317 morti in regione dall'inizio della pandemia. I guariti / dimessi sono 728. Per quanto riguarda le province, Varese è la più colpita con 408 nuovi casi, 361 nella città metropolitana di Milano di cui 140 a Milano città, 330 a Como, 206 a Brescia, 87 a Mantova, 64 a Pavia, 60 a Cremona.

Veneto 3.419 casi e 88 morti

Crescono di un centinaio, rispetto a ieri, i positivi al Covid-19 in Veneto: sono 3.419 i contagi quotidiani. Il Bollettino regionale segnala un totale di 266.264, e 88 decessi, 6.763 dall'inizio della pandemia. Scende il numero dei ricoverati nei reparti ospedalieri, con 2.688 pazienti nelle aree non critiche e scende anche l'occupazione delle terapie intensive, con 365 ammalati.

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Toscana, 355 casi

«In Toscana i nuovi casi positivi al Covid-19 sono 355 su 6.387 tamponi molecolari e 2.700 test rapidi effettuati«. Lo ha scritto sul proprio profilo facebook il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. «Non abbassiamo la guardia», ha continuato il governatore.

Umbria, 202 casi e 3 morti

Sono 202 i nuovi casi di positività al Covid accertati nelle ultime 24 ore in Umbria, su 2.562 tamponi analizzati, con un tasso di positività del 7,9 per cento. Secondo i dati della Regione aggiornati al 3 gennaio, i guariti nell'ultimo giorno sono stati 88 (24.905 in tutto) e tre i morti, dopo gli altri tre di ieri (631 dall'inizio della pandemia). Gli attualmente positivi salgono quindi a 3.904. C'è un ricoverato in meno di ieri: sono 316, 48 dei quali (uno in più) in terapia intensiva. I tamponi eseguiti dall'inizio della pandemia sono 509.101. 

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Puglia, 950 casi

Oggi domenica 3 gennaio in Puglia sono stati registrati 950 casi su 7.591 test per l'infezione da Covid-19, con un tasso di positività al 12,5%. E sono 25 i decessi. I casi positivi sono 427 in provincia di Bari, 252 in provincia di Foggia, 87 in provincia di Lecce, 78 in provincia di Taranto, 65 nella provincia Bat, 39 in provincia di Brindisi, 2 residenti fuori regione. I decessi sono 8 in provincia di Bari, 6 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Brindisi, 3 nella provincia Bat e altri 3 nel Leccese, 1 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.060.971 test e sono 37.059 i pazienti guariti. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 93.653 e sono 54. 078 i casi attualmente positivi. 

Sono cinque le regioni ancora nel pieno della seconda ondata, dieci quelle con un'epidemia in fase discendente sia pure con diverse velocità, mentre sei hanno sostanzialmente superato la seconda ondata: lo indicano i calcoli del fisico Roberto Battiston, dell'Università di Trento. L'analisi confronta il numero degli infetti in atto sia rispetto al picco del 27 novembre sia rispetto al 29 settembre. Nel primo caso a livello nazionale si registra un calo del 28%, da 805.000 agli attuali 577.000, mentre rispetto ai circa 50.000 casi del 29 settembre il numero di infetti in atto è oggi ancora 11,5 volte più alto. Fra le regioni, Veneto, Sardegna, Puglia, Marche e Trentino non hanno ancora raggiunto il massimo o non stanno ancora scendendo in modo significativo mentre la Basilicata registra una riduzione di solo il 6% . In queste regioni, ancora nel pieno della seconda ondata epidemica, il numero degli infetti in atto è aumentato, rispetto a fine settembre, dalle 8,6 volte della Sardegna alle 25 volte del Veneto. Quest'ultima regione risultava gialla, come la Sardegna ed il Trentino, secondo le indicazioni contenute nell'ordinanza del 6 novembre; Puglia, Marche e Basilicata erano invece arancio. Sono nella fase discendente della seconda ondata, sia pure con diverse velocità, dieci regioni, dalla Campania e l'Emilia Romagna alla Calabria, che rispetto al 27 novembre hanno registrato un calo che va dal 9% della provincia autonoma di Bolzano al 37% dell'Abruzzo, con un aumento del numero di infetti in atto rispetto al 29 settembre che va da 10,5 volte del Lazio alle 19,4 volte della provincia autonoma di Bolzano. Hanno infine sostanzialmente superato la seconda ondata Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta, con una riduzione dei casi dal picco che va dal 62% del Piemonte al 68% di Liguria, Lombardia e Umbria; rispetto al 29 settembre ci sono comunque 2,8 volte più casi in Toscana fino a 7,4 volte più casi in Umbria

Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 00:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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